SOMMARIO: La mozione approvata dal Consiglio federale del Pr con cui s'impegano gli organi del partito a promuovere e organizzare la richiesta di referendum popolari sui temi del finanziamento pubblico dei partiti e della Commissione Inquirente, per dare maggiore forza e precisione alle lotte contro il regime partitocratico che con arroganza senza precedenti fa dilagare sistematica corruzione.
(NOTIZIE RADICALI N. 273, 29 dicembre 1981)
Roma, 29 dicembre 1981 - N.R. - Il Consiglio Federale del Partito Radicale riunito a Chianciano nei giorni 26, 27, 28 dicembre ha approvato con 19 voti a favore e 1 astenuto la seguente mozione che pubblichiamo integralmente:
"Il Consiglio Federale del Partito Radicale riunito a Chianciano, il 26, 27, 28 dicembre 1981 udite le relazioni del Segretario e del Tesoriere sullo stato del Partito e sulle iniziative di attuazione della mozione congressuale sullo sterminio;
preso atto dei risultati finora raggiunti nella campagna di iscrizioni al Partito;
rivolge un particolare appello a tutti i compagni già iscritti negli anni scorsi perché con tuta l'urgenza che è richiesta dalla grande lotta che prioritariamente deve impegnare il Partito nel 1982, per la vita, la pace, la salvezza di almeno tre milioni di persone sul punto d'essere sterminate dalla fame, si iscrivano e promuovano nuove iscrizioni, onde assicurare la condizione pregiudiziale, assolutamente necessaria anche se insufficiente, perché sia lecita la speranza e non ineluttabili rassegnazioni e disperazioni.
Dà mandato al Segretario del Partito e al Tesoriere di promuovere e organizzare la richiesta di referendum popolari sui temi del finanziamento pubblico dei partiti e della Commissione Inquirente, per dare maggiore forza e precisione alle lotte contro il regime partitocratico che con arroganza senza precedenti fa dilagare sistematica corruzione, e per difendere il diritto dei cittadini all'onestà e alla fiducia nella Repubblica.
Dà loro inoltre mandato di impegnare il Partito nelle lotte contro le scelte energetiche del Governo, fallimentari sul piano economico, arbitrarie e centralizzatrici contro i diritti delle popolazioni sul piano sociale, che ipotecano in senso deteriore il modello di sviluppo della società".