SOMMARIO: Volantino distribuito per annunciare lo svolgimento di una fiaccolata a Roma, da Piazza San Pietro al Quirinale, contro lo sterminio per fame nel sud del mondo e per salvare almeno tre milioni di persone altrimenti destinate a morire. »Non c'è e non ci sarà pace nè sicurezza in Europa, in Polonia, in Medio Oriente, soprattutto non ci sarà iniziativa possibile del nostro Paese senza un nuovo ordine di priorità, se non sarà messa in cima alle nostre scelte la difesa della vita .
---------------------------------
[recto]
Sabato 2 GENNAIO 1982
ore 17,30
FIACCOLATA
da PIAZZA SAN PIETRO
al QUIRINALE
(per Corso Vittorio, Largo Argentina, Piazza Venezia)
indetta da: Associazione Vita, Pace e Disarmo, Food and disarmament International
Aderisci alla giornata di digiuno collettivo
del 2 gennaio 1982 e versa il denaro
corrispondente ai pasti per il finanziamento
della Campagna contro lo sterminio per fame nel mondo.
Porta alla marcia una busta chiusa con il denaro e (se vuoi) nome e indirizzo, e consegnala agli incaricati.
[verso]
Ma siamo in pace
oppure in guerra?.....
Sta per aprirsi, con il 1982, un anno di sconfitta per la fame e la malnutrizione, un anno di salvezza e vita per milioni di persone altrimenti condannate a morte?
Oppure, come nel 1979, anno di Erode anzichè Anno del Fanciullo (uno su tre dei bambini nati allora è già morto); come nel 1980; come nel 1981 l'iniziativa radicale per la vita e la pace farà nuovi e grandi passi in avanti ma non riuscirà a garantire allo sviluppo, vivi, gli essere umani che stanno per morire nei luoghi più disperati della terra?
"Tre milioni di persone da salvare, questa è la pace da conquistare", dice uno degli slogan delle marce radicali di questi mesi.
Ed è quanto dobbiamo confermare e ripetere in questi giorni, nell'incalzare di terribili eventi di politica internazionale, nell'avvicinarsi di poderosi rumori di guerra.
Come possiamo chiamare "pace" la condizione per cui 30 milioni di persone muoiono ogni anno per fame, per cui dalla II Guerra Mondiale ad oggi il mondo ha visto scatenarsi 150 guerre? Quale concezione "eurocentrica" (ma in realtà razzista) genera questa politica miope di complicità con la violenza internazionale!...
Non c'è e non ci sarà pace nè sicurezza in Europa, in Polonia, in Medio Oriente, soprattutto non ci sarà iniziativa possibile del nostro Paese senza un nuovo ordine di priorità, se non sarà messa in cima alle nostre scelte la difesa della vita. Lotta contro lo sterminio per fame nel mondo significa nuova politica estera del nostro paese, significa lotta per la pace e il disarmo, significa sconfitta del cinismo che regola i meccanismi sempre più mostruosi della politica di potenza, a Varsavia come ad Istanbul, in Afghanistan come nel Sahel.
Alcuni iniziano ad accorgersi che la china su cui stiamo rotolando sarà assai difficile a risalire; che gli strumenti tradizionalmente assegnati al mantenimento della pace sono senza vigore; che le armi accumulate in tutti questi anni sono pronte per essere usate, come la storia ci insegna. Siamo, probabilmente, come nel 1938: anche allora paura, indifferenza, cinismo. Tocca a noi comprendere che o la difesa della vita diviene, con tutte le nostre energie, impegno prioritario a partire dal nostro Paese, oppure che le nostre vite varranno presto assai poco, quanto quelle che accettiamo siano sterminate ogni giorno, a milioni.
1982:
perchè sia un anno
di vita e di speranza,
non di olocausto