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Pannella Marco - 22 maggio 1982
PER DIECI GIORNI, IL PARTITO ACCETTA LA PROPOSTA DI DIALOGO E COLLABORAZIONE VERSO LA RAI-TV E COMMISSIONE DI VIGILANZA IMPLICITA NELLA INIZIATIVA DI GIOVANNI NEGRI - SOSPESA QUINDI OGNI INIZIATIVA POLEMICA. DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA

SOMMARIO: Se le donne e gli uomini d'Italia fossero informati sulla portata della campagna contro lo sterminio per fame - afferma Marco Pannella - si potrebbe raggiungere di slancio l'obiettivo del decreto di vita entro la data indicata dai Nobel. La decisione di sospendere per dieci giorni le polemiche contro la Rai-Tv a fronte delle prime civili e leali risposte pervenute dalla Rai e dalla Commissione di vigilanza.

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(COMUNICATO STAMPA, 22 maggio 1982)

Il trascorrere di ogni giorno, ormai, costituisce un'ipoteca pesantissima contro la realizzazione dell'obiettivo di guerra all'olocausto, di subito assicurare la sopravvivenza di almeno 5 milioni di persone per lo sviluppo e per la pace, tra i 20 milioni praticamente già agonizzanti per fame e dopo che ormai circa 10 milioni già sono stati sterminati in questo inizio del 1982.

Rischiano di fallire in tal modo le azioni assolutamente senza precedenti umani e politici, per la loro gravità e importanza, sia dei 77 premi Nobel, sia del parlamento europeo, sia della chiesa e delle forze spirituali e religiose del mondo, sia - ora - quella vigorosamente condotta con quasi quotidiani iniziative dal movimento di sindaci italiani, che pressochè unanimi stanno raggiungendo i 1300 loro colleghi, 500 democristiani, 400 comunisti, 300 socialisti o laici promotori del progetto di legge attualmente già in discussione con procedura d'urgenza alla camera dei deputati.

E' assolutamente evidente che se le donne e gli uomini d'Italia fossero stati e fossero informati della portata, del significato, ma ancor più del quotidiano procedere di queste iniziative, e se venisse recuperata la immensa disinformazione accumulata al riguardo, esse potrebbero di slancio e con quasi assoluta certezza realizzarsi entro quel 7 giugno, indicato dai Nobel come scadenza tecnicamente ultima per emanare questo decreto di vita alternativo al proseguirsi dello sterminio.

Ciò detto ed osservato, dinanzi alla iniziativa nonviolenta e di dialogo assunta sotto la propria responsabilità dal vice-segretario del partito Giovanni Negri, dinanzi alle prime civili e leali risposte, per rare che siano, pervenute dagli interlocutori prescelti della Rai-Tv e della commissione di vigilanza, ritengo che l'intero partito radicale ad ogni livello di responsabilità possa deliberare - per i prossimi 10 giorni - la sospensione di ogni polemica ed iniziativa di lotta contro la Rai-Tv, e di rendersi pienamente disponibile ad ogni dialogo che sia volto ad approfondire la conoscenza delle difficoltà di ciascuno e reciproche. Questo vale, evidentemente, in primo luogo per me personalmente.

Mi auguro che la stessa decisione possa essere assunta nei confronti dei responsabili istituzionali e partitici cui si rivolge l'altra iniziativa nonviolenta avviata dal senatore Gianfranco Spadaccia e dai compagni Valter Vecellio, Athos De Luca. Ma - per ora - non mi sembra esservi ancora - e lo depreco vivamente - nessun segno di comprensione e di risposta da parte dei presidenti e delle forze cui l'iniziativa mi sembra naturalmente e in primo luogo rivolta.

 
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