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Gruppo Parlamentare Radicale, Alfven Hannes, Wald George, Salam Abdus, Wilkins Maurice - 8 giugno 1982
I PREMI NOBEL HANNO OGGI SCRITTO AL PRESIDENTE PERTINI, A SPADOLINI, AI CAPIGRUPPO PARLAMENTARI DI TUTTI I PARTITI: "L'ITALIA PUO' ESSERE IL PAESE LEADER NELLA LOTTA PER SALVARE VITE UMANE NEI PROSSIMI SEI MESI DEL 1982. MA OCCORRE PASSARE DALLE BUONE PAROLE AI FATTI".

SOMMARIO: Il comunicato informa che i premi Nobel Alfven, Wald, Noel-Baker, Salam, Wilkins, hanno scritto al Presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, ecc., sostenendo che "qualora venisse votata la proposta di legge promossa dai 1300 sindaci italiani l'Italia sarebbe il paese leader nell'azione che è stata sollecitata con il Manifesto-Appello" da loro elaborato e diffuso. I premi Nobel ricordano a Spadolini che nel corso del vertice di Ottawa, tenutosi l'anno precedente, egli aveva assunto "il prestigioso incarico di coordinare a livello europeo" le iniziative sulla fame nel mondo. Segue il testo della lettera dei Nobel.

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(COMUNICATO STAMPA, 23 maggio 1982)

I premi Nobel Hannes Alfven (Fisica 1970), George Wald (Medicina 1967), Lord Philip Noel-Baker (Pace 1959), Abdus Salam (Medicina 1962), M.Wilkins (Medicina 1967), hanno oggi inviato una lettera al Presidente della Repubblica Pertini, al Presidente del Consiglio Spadolini e - per conoscenza - ai presidenti dei gruppi parlamentari di tutti i partiti italiani. Dopo aver ricordato gli incontri avuti con le massime autorità dello Stato lo scorso anno, e l'enorme sviluppo di iniziative istituzionali e popolari sia nel nostro paese che nelle altre nazioni europee, i premi Nobel affermano che qualora venisse votata la proposta di legge promossa dai 1300 sindaci italiani l'Italia sarebbe il paese leader nell'azione che è stata sollecitata con il Manifesto-Appello.

I premi Nobel ammoniscono però che "oggi è l'8 di giugno, e a parte molte buone parole nulla di concreto è stato fatto". "Sapendo quanto Ella sia sensibile a questo problema e sicuri che certamente sa valutare l'enorme importanza delle due proposte di legge, abbiamo deciso di indirizzarle questa lettera nella speranza che - scrivono gli uomini di cultura al Presidente - Ella farà di tutto quanto in suo potere costituzionale affinchè le leggi siano votate con urgenza, poichè il tempo è il peggiore nemico". Al presidente del consiglio Spadolini i premi Nobel invece ricordano che "lo scorso anno al vertice di Ottawa, Lei assunse il prestigioso incarico di coordinare a livello europeo un'azione contro lo sterminio per fame nel mondo. Ci sembra che le due proposte di legge dei sindaci italiani rappresentino l'unico sbocco adeguato degli impegni assunti dal suo Governo nelle sedi nazionali e internazionali. Le rivolgiamo perciò - concludono i premi Nobel - l'auspicio che il Governo voglia favorire in tutti i modi

la rapida approvazione delle proposte di legge per la costituzione di un fondo che con criteri di emergenza sia utilizzato per il salvataggio di parte delle persone altrimenti destinate a morire nel 1982". Le lettere sono altresì indirizzate, per conoscenza, a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari della Camera e del Senato. Il gruppo parlamentare radicale ha annunciato la pubblicazione integrale delle lettere attraverso l'agenzia "Notizie Radicali" di oggi.

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ON.LE SANDRO PERTINI

Signor Presidente,

circa un anno fa una delegazione di Nobel firmatari del Manifesto contro la fame nel mondo - i firmatari sono attualmente 77 - si incontrò con Lei per esporLe il vero significato del Manifesto e quindi la necessità imperativa di uno sforzo straordinario e immediato da parte di uno o più Governi per fermare l'olocausto.

Da allora molte cose sono successe a livello parlamentare in diversi paesi europei. Tra l'altro Ella ricorderà certamente la Risoluzione approvata lo scorso ottobre dalla maggioranza assoluta del Parlamento Europeo che richiedeva ai dieci paesi della Comunità di salvare 5 milioni di vite nel 1982; in Belgio le misure unanimemente richieste dal Senato in luglio e dalla Camera in Dicembre sono state riconfermate con una nuova Risoluzione votata il 29 Aprile che richiede al Governo belga di "fare tutto quanto in suo potere affinchè 5 milioni di vite umane di fronte allo sterminio per fame siano sicuramente salvate nel 1982"; in Francia circa 1400 sindaci appartenenti a tutti i partiti politici hanno già firmato una petizione in questo senso rivolta al Presidente della Repubblica e una al Parlamento Europeo.

Questa serie di iniziative e il successo di manifestazioni di massa quali la Marcia di Pasqua a Roma di oltre 50 mila persone guidate da una delegazione di Nobel e di sindaci, aprono uno spiraglio a nuovi sviluppi - anche per l'immediato futuro - finora insperati.

Inoltre, come Ella certamente sa, pochi giorni fa il Parlamento italiano che durante lo scorso anno ha approvato diverse mozioni su questo problema - Ella ricorderà certamente la mozione del 30 luglio 1981 - ha votato la procedura d'urgenza all'esame di due proposte di legge tendenti a salvare 3 milioni di vite nel 1982, presentate tra gli altri da 1300 sindaci di tutti gli schieramenti politici.

Sappiamo che Ella ha gentilmente ricevuto pochi giorni fa una delegazione di questi sindaci che hanno deciso di costituirsi in "Comitato permanente contro lo sterminio per fame" per dare continuità e urgenza alle iniziative in corso.

Oggi è l'8 giugno e, a parte molte buone parole, da parte di Capi di Stato e di Governi nessun atto concreto è fino ad ora emerso. Per questo, sapendo quanto Ella sia sensibile a questo problema e sicuri che Ella certamente sa valutare l'enorme importanza delle due proposte di legge abbiamo deciso di indirizzarLe questa lettera nella speranza che, nei limiti dei Suoi poteri costituzionali Ella farà tutto quanto in Suo potere affinchè le leggi siano votate con urgenza.

Il tempo in questa campagna è il peggiore nemico, non solo per noi ma soprattutto per quei milioni di persone destinate a morte sicura per fame e malnutrizione se un Governo non deciderà immediatamente un decreto di vita.

Hannes Alfven (Fisica 1970)

George Wald (Medicina 1967)

Lord Philip Noel-Baker (Pace 1959)

Abdus Salam (Medicina 1962)

Maurice Wilkins (Medicina 1967)

 
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