SOMMARIO: Appello/manifesto rivolto ai cittadini perché si mobilitino in appoggio dell'imminente voto in Commissione esteri alla Camera sul progetto di legge dei Sindaci, voto su cui, con "tutto il suo peso", ha posto il veto il PSI di Craxi: esso sostiene che, piuttosto della legge, sia necessario "rimuovere le cause dello sterminio per fame", assicurando innanzitutto "lo sviluppo del sud del mondo". Denuncia la politica "rapace" di "questo PSI" che "traffica" con Calvi e Gelli.
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(COMUNICATO STAMPA, 17 luglio 1982)
Cittadini,
mercoledi prossimo la Commissione Esteri della Camera deve votare sul progetto di legge dei Sindaci italiani per assicurare la vita nel 1982 ad almeno 3 dei trenta milioni di persone che quest'anno sarebbero altrimenti tutte sterminate dalla fame e dalla miseria.
Se queste persone fossero in pericolo di vita per colera, o per terremoto, o per il lancio di una bomba atomica sarebbero salve come noi chiediamo che siano: poichè il mondo, l'Italia, noi tutti interverremmo per salvarle così come stava per accadere. Ma il PSI di Craxi ha gettato tutto il suo peso per impedirlo, chiedendo che fosse respinto il progetto dei Sindaci, sostenuto da 80 Premi Nobel, da una decisione del Parlamento Europeo, da centinaia di deputati, da cardinali e vescovi, dal PCI, dal PSDI, da noi radicali, e dalla maggioranza della DC, anche se non ufficialmente.
Dicono che occorre rimuovere le cause dello sterminio per fame; che occorre agire con serietà e meditazione; assicurare innanzitutto lo sviluppo del sud del mondo. Così, ancora una volta, in nome di un progetto di società o di uomo si sterminano popoli, e il socialismo reale scrive una pagina di barbarie anzichè di socialismo anche in Italia.
Questo PSI, che rapace vuole Presidenze del Consiglio, nuove elezioni, presidenze e prebende ovunque, che traffica con Calvi e con Gelli, che rifiuta le doppie tessere con i radicali ma pratica ai massimi livelli quelle con la P2, è anche quello che ha contribuito più di ogni altro a togliere ai disoccupati, ai senza casa, ai pensionati, ai poveri ed agli sfruttati, 74.000 miliardi, in lire 1986, per acquistare nuovi sistemi di arma, e che ha fatto aumentare dell'80% il bilancio della difesa in 24 mesi mentre il vostro potere d'acquisto diminuisce fino alla miseria. Ora, per gettarle in armi, per miserabile calcolo politico, ha posto il veto contro la vita di 3 milioni di persone, in nome di un migliore aiuto allo sviluppo del terzo mondo.
Occorre battere questo veto: richiamare i socialisti, il Parlamento, il Presidente della Repubblica - lui per primo - ciascuno alle proprie responsabilità. Occorre che mercoledì la Commissione Esteri della Camera voti e voti nella direzione opposta a quella di ieri.
Mobilitatevi tutti per la vita, contro lo sterminio!