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Bonino Emma, Crivellini Marcello - 18 ottobre 1982
Finanziamento pubblico: lettera a Nilde Iotti
di Emma Bonino e Marcello Crivellini

SOMMARIO: Lettera alla Presidente della camera, in cui si deplora che la Presidente abbia steso, d'intesa con il Presidente del senato, sen. Fanfani, un modello di bilancio per i partiti che non consente ed anzi impedisce controlli effettivi circa il finanziamento pubblico e l'impiego dei fondi ottenuti dai partiti.

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On. NILDE IOTTI

Presidente

Camera dei Deputati

e p.c.

Sen. AMINTORE FANFANI

Presidente

Senato della Repubblica

Signora Presidente,

la legge del novembre 1981 sul finanziamento pubblico dei partiti politici ha visto l'ostruzionismo dichiarato del Gruppo Radicale. Quell'azione ottenne la scomparsa della "scala mobile" del finanziamento pubblico; si proponeva inoltre di impedire l'aumento dei miliardi già fissati dalla legge precedente e l'ottenimento di controlli migliori e maggiori sui bilanci e sull'attività finanziaria dei partiti.

Quella vicenda parlamentare si concluse con l'approvazione di una legge che raddoppiò il finanziamento pubblico e delegò nei fatti al Presidente della Camera, d'intesa con il Presidente del Senato, la stesura di un modello di bilancio che fosse strumento idoneo al controllo dell'attività finanziaria dei Partiti. Come bene esprimono oggi su La Repubblica i colleghi Minervini e Spaventa, che per questo ringraziamo, il modello di Bilancio da Lei predisposto impedisce controlli effettivi.

Non abbiamo timore di affermare che ce ne dispiace per Lei e per il Paese.

Lei aveva la possibilità, se l'avesse voluto, di introdurre elementi di chiarezza e di conoscenza. Permettere la conoscenza dello stato patrimoniale dei partiti, delle partecipazioni a società, della situazione creditizia e debitoria, delle proprietà immobiliari era rendere un servizio ai cittadini e alla politica.

Impedirlo, come il Suo recente decreto fa, significa favorire nei fatti la politica della lottizzazione, della corruzione, dello scempio e dell'occupazione degli enti pubblici, del furto in nome del partito.

Si sta dibattendo sul mantenimento o meno del "voto segreto" in Parlamento.

Tutti tacciono, però, sui "fondi segreti" dei partiti: la Sua scelta fornisce e alimenta questo silenzio.

Non sappiamo perché l'abbia fatta.

Le chiediamo di cambiarla.

Distinti saluti.

Emma Bonino

(Presidente Gruppo Parlamentare Radicale)

Marcello Crivellini

(Tesoriere PR)

 
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