Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 23 nov. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Irdisp - 1 marzo 1984
La ristrutturazione delle Forze Armate italiane (2) - Quello che i russi già sanno e gli italiani non devono sapere

SOMMARIO: L'analisi delle conseguenze della ristrutturazione che investirà le Forze Armate italiane.

(Irdisp, MARZO 1984)

LA RISTRUTTURAZIONE DELLE FORZE ARMATE

La prossima ristrutturazione delle forze armate, che investirà soprattutto l'Esercito e l'Aeronautica per quanto riguarda la componente operativa, dovrebbe interessare l'intero complesso militare. Le linee guida della ristrutturazione sarebbero sostanzialmente le seguenti:

_ snellimento dell'apparato burocratico e territoriale, realizzando molti degli obiettivi incompiuti della ristrutturazione 1975 attraverso una semplificazione ed unificazione degli organismi e servizi che possono essere interforze (sanità, certe direzioni ministeriali, organi tecnici). Per quanto riguarda l'aspetto territoriale sono già state modificate le aree di giurisdizione delle Regioni Militari (all'inizio del 1983) con in particolare la creazione della nuova Regione Militare della Sardegna che è ora autonoma mentre saranno eliminati alcuni dei comandi militari di zona;

_ spostamento a sud di consistenti forze, soprattutto aeree, e accentuazione della mobilità di quelle terrestri dislocate in altre aree della penisola in previsione di possibili rafforzamenti ai reparti meridionali in caso di crisi. Questa accentuata mobilità sarà attuata mediante la realizzazione della FOPI (Forza di Pronto Intervento) e attrezzando opportunamente reparti selezionati di fanteria, soprattutto alpini, e di artiglieria. Sono già state fatte numerose esercitazioni di trasferimento su allarme di reparti dal nord al sud (alpini e artiglieria da montagna in Calabria e Sicilia rispettivamente dal Cadore e dal Piemonte, artiglieria pesante campale in Puglia dalla Lombardia);

_ trasformazione e riduzione della componente operativa dell'Esercito e aumento della componente operativa dell'Aeronautica con la creazione di nuovi reparti. Inoltre per l'Aeronautica saranno accentuate le capacità di impiego operativo di reparti di addestramento (Pattuglia acrobatica, Scuole di volo) e notevolmente incrementata la capacità di scoperta aerea con l'installazione di nuovi radar e l'ammodernamento degli impianti dei siti esistenti.

I PROVVEDIMENTI PER LE UNITA'

OPERATIVE DELL'ESERCITO

La riforma più importante riguarderà probabilmente la soppressione dei Comandi di divisione e la ristrutturazione dei Corpi d'Armata. Il livello di comando operativo delle grandi unità dovrebbe cioè consistere soltanto delle brigate meccanizzate e corazzate.

Sarebbero soppressi alcuni battaglioni, gruppi squadroni, gruppi di artiglieria.

Le riduzioni dovrebbero interessare:

_ i gruppi esploranti divisionali (15o gruppo squadroni, 7o gruppo squadroni, 12o gruppo squadroni, 19o gruppo squadroni) e forse anche il 3o gruppo squadroni, supporto del 4o Corpo d'armata;

_ alcuni battaglioni carri o gruppi squadroni carri e meccanizzati (forse l'11o Calzecchi di Ozzano Emilia, il 37o e il 40o meccanizzati di Bologna per la ristrutturazione della Brigata Trieste), alcuni gruppi di artiglieria (riduzioni sono previste per uno o due gruppi del Reggimento artiglieria a cavallo, per l'8o reggimento di Modena, per il 4o reggimento di Trento, per il 10o gruppo Avisio di Trento) alcuni battaglioni di fanteria, con la soppressione di alcuni BAR e lo scioglimento del Comando Truppe Trieste.

E' prevista inoltre la trasformazione delle brigate alpine in unità di fanteria da montagna bivalente leggera, con la distribuzione di veicoli corazzati trasporto truppe, di missili anticarro e nuove artiglierie. E' probabile che questa "bivalenza" sia più accentuata per la brigata Taurinense e la brigata Cadore, che già hanno fatto esercitazioni in zone operative diverse da quelle di montagna tradizionali. Sono anche possibili delle riduzioni nella consistenza numerica delle unità con la soppressione di qualche battaglione che già si trova in posizione di "quadro". Sono previsti anche dei trasferimenti: molte unità a livello battaglione che adesso sono divise tra varie caserme potranno essere accentrate proprio in considerazione della ricercata bivalenza, mentre altre potranno essere per rispondere meglio alla nuova filosofia operativa (ad esempio, il battaglione "Belluno" verrebbe trasferito a Vicenza da Belluno e il "Pieve di Cadore" a Belluno da Tai di Cadore). Dovrebbero inoltre essere soppressi i due b

attaglioni alpini di arresto "Val Brenta" e "Val Tagliamento".

La Forza di Pronto Intervento (FOPI) dovrebbe essere costituita entro il prossimo anno. Sarà una struttura interforze e non avrà unità organicamente dipendenti, salvo un reparto comando e trasmissioni permanentemente costituito. Dovrebbe assumere il comando un Generale di Brigata già esistente che si avvarrebbe per il comando della FOPI delle strutture proprie, rafforzate da elementi specifici. Si dice che la brigata prescelta sia la "Acqui". Le unità designate per far parte della FOPI e dalle quali dovrebbero essere presi i reparti in base alle singole esperienze operative sono: la Brigata Paracadutisti; la Brigata Acqui; la Brigata Taurinense; il Comando Truppe Anfibie; il Battaglione San Marco; il Raggruppamento subacquei e Incursori, ai quali si aggiungerebbero unità aeree da trasporto e appoggio tattico e unità navali.

Sembra inoltre certo che venga costituito un nuovo battaglione paracadutisti.

AERONAUTICA MILITARE

L'Aeronautica sposterà nei prossimi anni il suo campo di gravitazione verso sud. Ciò avverrà soprattutto mediante la costituzione di nuove unità e il rafforzamento della rete radar meridionale. A Isola Capo Rizzuto è stato recentemente installato un nuovo radar mobile, una nuova postazione è in costruzione a Siracusa e un nuovo radar è in via di realizzazione in Sardegna.

Il provvedimento più importante già attuato è l'ammodernamento della base di Trapani Birgi che accoglie un nuovo gruppo Intercettori Ognitempo che sarà il primo nucleo di un futuro nuovo stormo. Inoltre è in via di assegnazione al 36o Stormo di Gioia del Colle il Tornado, seguirà il 155o gruppo di Istrana che riceverà i Tornado tra il 1984 e il 1985, dopodiché verrà trasferito a Piacenza, nella base in via di ammodernamento, dove sostituirà il nuovo 50o stormo.

Inoltre gli aviogetti MB-339 della Scuola di Volo di Lecce-Galatica sono stati o saranno predisposti per ricevere armamento offensivo, soprattutto per missioni anti-elicotteri.

Da Febbraio inizierà anche lo spiegamento delle batterie antiaeree Spada. La prima base ad esserne dotata sarà Ghedi, seguita da Rimini, Gioia del Colle e Trapani.

 
Argomenti correlati:
Bilancio
armi
Nato
nucleare
militare
militare
leva
basi militari
stampa questo documento invia questa pagina per mail