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Notizie Radicali - 14 marzo 1984
SCIOPERO DELLA FAME DEL SEGRETARIO RADICALE

SOMMARIO: Sciopero della fame del segretario radicale Roberto Cicciomessere per sollecitare il governo al rispetto degli impegni assunti per la presentazione, anche con un decreto-legge, di un provvedimento per l'intervento straordinario contro lo sterminio per fame e per l'adeguamento dei minimi di pensione.

(NOTIZIE RADICALI N. 66, 14 marzo 1984)

Dal 26 maggio il segretario del Partito Radicale Roberto Cicciomessere ha iniziato uno sciopero della fame. Mentre stampiamo è al decimo giorno. Se non saranno intervenuti fatti nuovi, il 17 giugno, quando voterete, sarà al 23º.

Alle inadempienze del governo Roberto risponde con l'arma della nonviolenza, un digiuno che proseguirà "ad oltranza" fino al rispetto degli impegni assunti dal governo.

Da quasi due mesi la legge Piccoli contro lo sterminio per fame è bloccata in commissione perché Andreotti si era impegnato a presentare in tempi brevissimi un provvedimento del governo, anche con decreto-legge.

Entro il 31 maggio il governo si era impegnato ad aumentare i minimi di pensione e le pensioni sociali di coloro che non hanno alcun reddito. Non se ne è fatto nulla. L'Inps non è neppure in grado di effettuare la rilevazione degli aventi diritto. E' un punto fondamentale, una condizione indispensabile per una vera riforma delle pensioni. Ormai è chiaro che per riparare a questa ingiustizia occorre una legge.

Come ha reagito il governo alle richieste di Cicciomessere? Andreotti, sollecitato dal presidente della commissione esteri, ha risposto con una nuova promessa. Si è preso un'altra settimana.

Per quanto riguarda i minimi di pensione governo, maggioranza e Pci si sono opposti a che si discutesse in aula una mozione che obbligasse il governo a rispondere dei suoi impegni. La presidente della Camera è riuscita con un piccolo inganno perfino ad impedire che la proposta di iscrizione nel calendario dei lavori della Camera fosse sottoposta al voto dell'Assemblea. Il comunista Pochetti ha parlato di "speculazione elettorale". Non noi ma il Parlamento aveva fissato la data del 31 maggio. E di questo problema ci siamo occupati continuamente con progetti di legge, petizioni popolari, scioperi della fame e digiuni, mozioni e ordini del giorno. L'unico interessamento del Pci è stato quello di giocare al rialzo ogni volta che noi facevamo una proposta. Argomenti e metodi da Pochetti.

Prepariamoci ad affrontare questa battaglia insieme a Roberto. Prepariamoci a sostenerne lo sciopero della fame con altre iniziative nonviolente. Ma chiunque legga questo giornale può aiutarci, scrivendo ai ministri o ai deputati. Perché il governo decida. Perché il Parlamento discuta e scelga.

 
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