di Giuseppe CalderisiSOMMARIO: Una selezione delle critiche che i giornali, in particolare "l'Unità" e "Repubblica", hanno rivolto contro la proposta di legge Piccoli-Formica-Rognoni-Battistuzzi-Reggiani-Cicciomessere volta a salvare 3 milioni di vivi entro il 1984.
(NOTIZIE RADICALI n. 64, 28 marzo 1984)
"Il problema non è solo quello di puntare sugli aiuti immediati, ma di legare questi interventi, pur necessari, in una prospettiva più ampia affrontando i difficili temi delle strutture da realizzare, le infrastrutture da costruire, i quadri e i
tecnici da formare".
("L'Unità" del 25-3-84)
"Se ci si limita a dar da mangiare per sei mesi a chi è sempre nella povertà estrema, che cosa si conclude?".
(Documento della Caritas italiana da "l'Unità" del 25-3-84)
"L'aiuto alimentare, da solo permette di salvare vite oggi, ma in prospettiva provoca morte" (Edgar Pisani su "L'Unità" del 25-3-84)
"E' improvvisato; non risolve alcun problema perché limitandosi all'aiuto alimentare d'urgenza crea nei paesi destinatari un'ulteriore dipendenza e prepara nuove tragedie per domani".
("La Repubblica" del 30-3-84)
"``Si vuol tornare all'assistenzialismo, non è un progresso ma una svolta reazionaria'' commenta, anonimo un funzionario del dipartimento".
("La Repubblica" del 25-3-84)
"Così si creano soltanto tre milioni di pensionati ``italiani'' d'oltremare".
(Piero Bassetti su "L'Europeo" in edicola il 30-3-84)
"Il vero pericolo per il Terzo mondo è proprio l'assistenzialismo. E' il solo aiuto alimentare - pur necessario e urgente - può servire ad alleviare qualche problema, ma non affronta alle radici il dramma del sottosviluppo che miete ogni anno milioni di vite umane".
("L'Unità" dell'1-4-84).
"E' la menzogna e la falsificazione più spudorata e ricorrente. Per ribatterla non occorrono altre parole se non quelle del testo della proposta di legge che sin dall'articolo 1 parla di "interventi integrati e plurisettoriali, articolati sulla base di strategie alimentari, piani e misure igienico-sanitarie, programmi di realizzazione delle infrastrutture e servizi indispensabili per soddisfare ai bisogni fondamentali" e che all'articolo 4 specifica in ben 12 punti le caratteristiche dell'intervento straordinario: invio, stoccaggio, distribuzione di derrate e prodotti alimentari adeguati alle abitudini alimentari delle popolazioni interessate; acquisto, impiego e invio dei mezzi di trasporto; messa in opera di strutture per l'approvvigionamento di acqua potabile; attuazione di piani e misure igienico-sanitarie; iniziative per l'aumento della produzione agricola e per il miglioramento degli impianti di trasformazione dei prodotti agricoli, per la realizzazione di opere d'irrigazione; installazione di attrezza
ture per lo sfruttamento di fonti di energia rinnovabili; pianificazione e costruzione delle vie di comunicazione essenziali; organizzazione di programmi di formazione di personale locale eccetera.
Non solo pesci, dunque, ma anche, contestualmente, canne da pesca. Pesci, però, finché non imparano a pescare e come garanzia che l'intervento per lo sviluppo, dopo oltre venti anni di fallimenti, si faccia davvero. L'aiuto assistenziale diventa assistenzialismo (cioè necessità di continuare a dare sempre il pesce) solo se si è inadempienti nell'intervento per lo sviluppo. Se lo sviluppo lo si vuole davvero, dunque, nessun rischio di assistenzialismo".
ELETTORALISMO, DEMAGOGIA
"In questa legislatura solo i comunisti hanno presentato 17 interrogazioni, interpellanze e mozioni per denunciare le cose che non andavano nella politica di cooperazione e di sviluppo... i radicali sono stati presenti nel dibattito sul bilancio ma erano stati zitti prima e dopo...".
"Non ci sfugge che ci sono le elezioni europee e a qualcuno non è parso vero di innalzare il vessillo delle nobili parole di Pertini e del Papa per raccattare voti. Ma questo cosa c'entra con la fame nel mondo?".
(Dino Sanlorenzo su "L'Unità" del 25-3-84)
"E' evidentemente, una trovata propagandistica".
("L'Unità" del 25-3-84)
"Iniziativa demagogica e propagandistica".
("L'Unità" del 31-3-84).
"Pisani chiarisce che non vuole intervenire in un dibattito interno italiano, ma parla da esperto: ``... un Alto commissario di per sé, non è una soluzione''...``Piuttosto che lanciare nuove leggi e creare nuove costose strutture non sarebbe più realistico che lo Stato spendesse i soldi di cui dispone subito?'' La vera inquietudine viene espressa sommessamente alla fine: è la paura che ``un prezioso e doveroso intervento umanitario si trasformi in un gesto demagogico e in una strumentalizzazione politica dell'angoscioso problema della fame''. I funzionari del dipartimento, sempre anonimi, un po' timorosi, sottoscrivono".
("La Repubblica" del 26-3-84)
"Dopo averci accusato, per cinque anni, di occuparci solo di sterminio per fame, il Pci ci accusa ora di elettoralismo, di iniziativa propagandistica e strumentale!
Quanto alle interrogazioni, interpellanze e mozioni il gruppo radicale ne ha presentate ben 404 nella VIII legislatura contro le 34 del Pci (allora Sanlorenzo non era deputato ma potrebbe informarsi). Quanto alla nona legislatura, Sanlorenzo omette di ricordare il codice di comportamento del gruppo radicale facendo così opera di falsificazione, anche perché Sanlorenzo sa molto bene che non abbiamo smesso un solo momento di denunciare il fallimento dell'attuale politica di aiuto allo sviluppo, in particolare di quella italiana, come dimostra il dossier di Signorino e Crivellini. Fortunatamente Pisani precisa di non voler intervenire nel dibattito interno italiano..."
MERCANTILISMO
"Di fatto risospinge tutto verso il commercio estero" (Dino Sanlorenzo su "L'Unità" del 25-3-84 e del 26-3-84).
"E' vero proprio il contrario. E' l'attuale politica a dare priorità agli interessi commerciali. E' il Dipartimento a finanziare una pioggia di progetti e progettini dell'industria che quasi mai hanno a che vedere con le esigenze delle popolazioni del Terzo e Quarto mondo e che sono comunque sganciate da qualsiasi programmazione e da qualsiasi verifica dei risultati.
Il progetto di legge rovescia questa logica. Parte da un preciso obiettivo e da un conseguente piano su cui coinvolgere l'industria spingendola a programmare ricerca e produzione per i paesi sottosviluppati".
L'AMMUCCHIATA
"L'eterogenea e un po' ambigua compagnia che ha firmato il progetto di legge Piccoli".
(Dino Sanlorenzo su "L'Unità" del 25-3-84)
"Eterogeneo gruppo che ha presentato il progetto di legge".
("L'Unità" del 26-3-84)
"Mai ammucchiata fu più vistosa".
("L'Europeo" in edicola il 30-3-84)
"Il pentapartito dell'emergenza alimentare".
""L'Europeo" in edicola il 30-3-84)
"Sull'intervento straordinario contro lo sterminio per fame abbiamo sempre ricercato l'unità e il dialogo con tutti, così come ci siamo rivolti a tutti i governi, chiunque fosse Presidente del Consiglio, Cossiga, Forlani, Spadolini o Fanfani. Sulla proposta di legge abbiamo sentito per primo il Pci. Le logiche di schieramento hanno purtroppo prevalso nella scelta di questo partito".
DEFEZIONI
"Cominciano le defezioni: i dc Franco Foschi e Maria Pia Garavaglia ritirano la firma... i radicali replicano affermando che invece il totale dei firmatari è passato da 116 a 154, tra i nuovi il vicesegretario dc Vincenzo Scotti".
("La Repubblica" del 30-3-'84)
"I loro effimeri alleati di ieri cercano il modo meno imbarazzante per defilarsi".
("L'Europeo" in edicola il 30-3-84)
"Non sono mancati nemmeno alcuni clamorosi colpi di scena, come le defezioni di alcuni firmatari della proposta di legge: è il caso dei dc Franco Foschi e Maria Pia Garavaglia".
("L'Unità" del 31-3-84)
"Su due deputati che ritirano la firma si fanno i titoli degli articoli. Scotti e altri 39 deputati che sottoscrivono il progetto di legge non solo non fanno titolo ma non sono neppure un fatto: lo affermano i radicali".
DIVIDE IN DUE
"L'Alto Commissario... risponderà al Presidente del Consiglio dei ministri".
("La Repubblica" del 30-3-84)
"Divide in due la politica estera del Paese".
(Dino Sanlorenzo su "L'Unità" del 25-3-84)
"La proposta Piccoli-Formica-Radicali prevede fra l'altro, praticamente, la liquidazione del dipartimento per la cooperazione allo sviluppo".
("L'Unità" del 25-3-84)
"La proposta di legge che vuole spazzare via il Dipartimento".
("L'Europeo" in edicola il 30-3-84)
"Art. 2 della proposta di legge: "...è istituito l'Alto Commissariato per gli interventi straordinari contro lo sterminio per fame presso il ministero degli Esteri".
Nessuna divisione della politica estera, dunque.
E nessuna abolizione del Dipartimento che riteniamo vada riformato attraverso la modifica della legge 38 che è questione diversa dall'intervento straordinario".
E I VOLONTARI?
"Non sono investite le organizzazioni del volontariato".
(Dal Documento della Caritas)
"Art. 4, terzo comma, punto 1) della proposta di legge: le "unità per l'intervento straordinario" vengono costituite "con uomini e mezzi provenienti dall'amministrazione civile e militare dello Stato, dalle Regioni ed enti locali, dalle organizzazioni del volontariato...".
QUANTA FRETTA
"La legge proposta dall'on. Piccoli, dai radicali, socialisti e altri ci porta a una strada lunga e sbagliata".
(Dino Sanlorenzo su "L'Unità" del 25-3-84)
"L'approvazione della legge ha bisogno di tempi lunghi".
(Dalla sintesi del documento della Caritas fatta da "L'Unità" del 30-3-84).
"Ma è stato proprio il Pci in seno all'Ufficio di Presidenza della commissione esteri a chiedere il rinvio dell'inizio della discussione in sede referente con il pretesto del contemporaneo ostruzionismo in Aula sul decreto della scala mobile (mentre durante gli "ostruzionismi" radicali non si scovavano neppure le commissioni riunite in sede deliberante)".