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Cicciomessere Roberto - 24 aprile 1984
Questione morale/Questione Pci - Il nostro appello
di Roberto Cicciomessere

SOMMARIO: La vicenda che ha visto il Pci, con il suo voto, impedire l'approvazione di una mozione parlamentare di censura nei confronti di Andreotti a proposito della vicenda del bancarottiere Michele Sindona uno squarcio di verità ha raggiunto l'opinione pubblica. La necessità d'incalzare la verità e di approfondire la denuncia di quell'"asse Andreotti-Pci" che ha finora vanificato la lotta contro lo sterminio per fame.

(NOTIZIE RADICALI - N. 70, 24 aprile 1984)

Anni di lotte e di solitudine hanno alla fine trovato il loro giusto compenso. Con il clamoroso caso Andreotti-Pci, in occasione del dibattito sulle responsabilità nella vicenda Sindona, uno squarcio di verità e di informazione sulla vicenda politica della nostra Repubblica è cominciato a passare, a raggiungere il paese.

E il caso Andreotti-Pci è di ben altre dimensioni e attualità di quel che ancora appare. E' la politica Andreotti-Pci, infatti, che ha finora vanificato la grande, storica, umana impresa di lotta contro lo sterminio per fame nel mondo, ha impedito che il 1984 fosse quello di milioni di vivi anziché di morti per la politica cieca e torbida fra Nord e Sud imperante. E' l'asse Andreotti-Pci che ha finora sconfitto la proposta di "legge Piccoli" e dell'immensa maggioranza dei nostri parlamentari. Occorre che questo sia ben chiaro. Occorrerà del tempo, ma lo diverrà; ma possiamo e dobbiamo sperare di farcela.

Intanto occorre incalzare con la verità e il dibattito la partitocrazia, conquistando e allargando la prima conquista di spazio democratico realizzata nei giorni scorsi.

Per questo vi sono immediatamente due appuntamenti istituzionali da difendere, da non far slittare. E' il dibattito sulla relazione del Comitato parlamentare sui servizi di sicurezza, che non possiamo finalmente non avere nelle prossime ore, secondo tutti i preannunci. E sarà dibattito sul complesso "partito della fermezza", sul ruolo dei servizi di sicurezza nella vicenda Cirillo, che in realtà è in gran parte "vicenda Br", vicenda Senzani, vicenda Semerari, vicenda partitocratica. Il seguito è il corollario, insomma, della vicenda D'Urso: in quella Cirillo è la Dc ad essere impegnata, in quella Br-D'Urso-P2 sono state le altre forze dell'unità nazionale.

Stamane, inoltre, il gruppo parlamentare radicale ha chiesto alla presidenza della Camera l'immediata convocazione della conferenza dei capigruppo parlamentari, per iscrivere immediatamente - e secondo impegni - le relazioni della commissione P2. Sin d'ora avvisiamo il Pci e ogni altro che chiederemo, anche in questa occasione e con il massimo di energia, le dimissioni di Giulio Andreotti, massimo responsabile "istituzionale" delle degenerazioni controterroristiche e terroristiche dei servizi di sicurezza.

Rivolgo un appello a tutti i democratici, a tutti i cittadini che sentono l'urgenza ormai lancinante di verità e di giustizia, a tutti i radicali, perché in queste ore il partito sia da loro raggiunto e rafforzato. Ne vale la speranza, prima ancora che la pena.

 
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