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Pannella Marco, Biagi Enzo - 20 giugno 1984
In ricordo di Berlinguer
Enzo Biagi intervista Marco Pannella

SOMMARIO: Nella trasmissione andata in onda il 13 giugno 1984 su Retequattro, "Europa-Parla", Enzo Biagi rivolge a Marco Pannella una domanda sulla figura del segretario del Pci Enrico Berlinguer, morto pochi giorni prima durante un comizio a Padova. Mentre ricorda la sua simpatia per l'"uomo Brlinguer", Marco Pannella afferma che bisogna correggere la "beatificazione" dell'"uomo politico Berliguer", responsabile di una politica, quella del Pci, che è stata la politica della doppiezza, della doppia verità, una politica "con radici culturali controriformistiche, una politica che è stata infausta per il nostro Paese e che oggi è infausta, spaventata e sgangherata".

(LETTERA RADICALE, 20 giugno 1984)

PANNELLA: "Vi sono due aspetti: il primo è quello dell'uomo privato Enrico Berlinguer. Più di trent'anni fa vicino a piazza Bologna - la sera - Enrico usciva con il cane che aveva. Abitavo lì e più di una volta ci siamo scambiati delle opinioni. Passati molti anni, credo che nel privato Enrico Berlinguer fosse persona estremamente ricca. Contrariamente allo schema che ho sentito nel partito comunista, fino a quando è stato eletto segretario passava per un burocrate, passava per un gelido. Ho sempre invece ritenuto che Enrico Berlinguer avesse dentro di sé una sensibilità, un'ipersensibilità umana estrema. E questo significa che rispetto all'uomo Enrico Berlinguer ho sempre serbato dentro di me molta simpatia, e devo dire anche in momenti in cui certo nessuno l'avrebbe immaginato. Ma parliamo della persona privata.

Vi è una beatificazione dell'uomo politico Berlinguer, questa beatificazione della politica di Berlinguer, che sarebbe stata corretta. Devo onorare la verità proprio in un momento così delicato: io ritengo che la politica del partito comunista sia stata invece la politica della doppiezza, della doppia verità.

Ritengo che sia stata una politica con radici culturali controriformistiche, una politica che è stata infausta per il nostro Paese e che oggi è infausta, spaventata e sgangherata. Quest'obbligo di verità, drammatico, ho il dovere di dirlo. Io credo che la sinistra italiana e tutto il nostro Paese hanno avuto in questi anni e in questi decenni un contributo letale della politica del partito comunista. E da uomo di sinistra non cesso di dire i fatti. Non cesso di dire PCI, P2, P-Andreotti, P-Scalfari, documentandolo, chiedendo contraddittori".

BIAGI: "E' una sintesi un po' ardita...".

PANNELLA: "E' una sintesi ardita forse tanto quanto nel 1977 gridavo nella Camera dei deputati e alla televisione, e tutti ne sono testimoni, P2-P38 sono alleati. E allora si diceva avventata. Era già evidente con il terrorismo di Stato. Con i ministri degli interni, i presidenti del consiglio dell'unità nazionale, con i capi dei servizi di sicurezza, con Moro che moriva assassinato di questo, come Giorgiana Masi...".

 
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