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Pannella Marco - 25 luglio 1984
La sicurezza in Europa
Intervento di Marco Pannella al Parlamento europeo

SOMMARIO. Si vedrà presto se le forze politiche "hanno millantato credito federalista" o se questo è un Parlamento che inizia "con l'intento di lottare contro il tempo". Le uniche maggioranze e minoranze del PE dovranno formarsi "sull'indicazione della creazione... degli Stati Uniti d'Europa". Tocca poi due punti importanti del problema della sicurezza: coloro che dicono di parlare "per la sicurezza in Europa" somigliano a quelli che ne parlavano in Francia e in Gran Bretagna degli anni '30. Oggi l'Europa dovrebbe usare "l'arma alimentare" contro il blocco sovietico, ed essere contro l'invio di trenta milioni di tonnellate di cereali a Mosca. E va denunciata un'Europa che vuole i missili invece di usare "le armi della propaganda", l'arma finanziaria, l'arma tecnologica nei confronti dei paesi totalitari. I vecchi pacifismi e i vecchi riarmismi possono solo comportare la fine della speranza europea.

(DISCUSSIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO, 25 luglio 1984)

Pannella. Signora Presidente, vedremo già all'appuntamento del dibattito di domani se le forze politiche hanno millantato credito federalista europeista ancora venti giorni fa o se questo è un Parlamento che inizia, con l'intento di lottare contro il tempo, contro la putrefazione e contro il disfacimento della politica della Commissione, per non parlare del Consiglio, anche se ciò può fare piacere ai miei amici danesi che sono in effetti contro l'Europa e contro la Comunità e quindi sono sempre d'accordo con il Consiglio, ragion per cui quando eccezionalmente accade che si dà, come il presidente Mitterrand ha fatto, un'indicazione diversa, allora sono tutti quanti terrorizzati.

Già domani, quindi, il dibattito diventa duro ed è in termini di testi precisi e di risoluzioni. Le maggioranze vecchie e putride, con le quali vi siete divisi ieri ed oggi sulle presidenze, sono maggioranze di disgrazia. Le uniche maggioranze o minoranze, in questo Parlamento, devono formarsi sull'indicazione della creazione, attraverso il metodo e il testo del Parlamento europeo, degli Stati Uniti d'Europa, se volete, nel mio linguaggio, ovvero dell'Unione europea, nel linguaggio formale.

Vi sono due punti sui quali m'importa ora che sono entrate finalmente in questo Parlamento nuove forze, molto vicine storicamente a noi toccare il problema della sicurezza. Noi accusiamo, signora Presidente, coloro che credono di essere per la sicurezza in Europa: li accusiamo di esserlo come la vecchia Francia e la vecchia Inghilterra; ma la vecchia Francia degli anni '30 affidava la sua sicurezza alla strategia della linea Maginot. Questo noi contestiamo: una Europa e un Occidente che non usano l'arma alimentare e contro il blocco sovietico e contro le azioni immonde e pericolose che compie un Occidente che invia trenta milioni di tonnellate di cereali in un anno a Mosca; un'Europa che vuole i missili, che sono la nuova forma della linea Maginot di oggi, invece di usare le armi della propaganda, le armi di Helsinki, invece di usare l'arma tecnologica; che manda poi i suoi capitalisti come è accaduto a stipulare contratti in Russia e a presentarsi quindi, a chiacchiere, anticomunisti sull'Afghanista

n e prosovietici non procomunisti per ritrarre profitti.

In questo schema, credo davvero che dobbiamo denunciare il sonno di voi colleghi, che dite di essere per la sicurezza. Voi siete per la linea Maginot di questi anni, perché poi, in realtà, non potete usare e non usate l'arma alimentare, l'arma tecnologica, l'arma finanziaria, perché sulla Polonia, ad esempio, per quel che riguardava Jaruzelski, applaudivate, qui, a chiacchiere, Solidarnosc, ma poi, su un altro piano, invece, approvavate la conferma del finanziamento di coloro che a Varsavia avevano ristabilito in quel modo l'ordine!

Questo, per chiarire che i vecchi spartiacque, i vecchi pacifismi del niente e i vecchi riarmismi di niente possono portare solo alla fine e della speranza europea e anche della realtà europea attuale.

Come partito radicale, ci auguriamo di potere davvero avere dinanzi a noi il dibattito del nuovo, non i dibattiti squallidi degli anni '50: missili sì e missili no; da una parte e dall'altra, mobilitati tutti quanti in nome della paura, della morte, credendo che in questo modo potremo far sorgere una nuova Europa. Ma vi sbagliate! Nella puntuale, ogni volta, mobilitazione, per qualche legge di vita (e la legge che crea gli Stati Uniti d'Europa è una legge di vita) noi possiamo davvero sperare di lottare per giustizia, per libertà e per pace.

Basta con le vecchie vostre storie, basta con la putrefazione della destra, basta con la putrefazione a sinistra, basta con i vostri accordi di potere putrefatti! »Sì a qualche progetto politico. Lo ripeto, dinanzi anche all'evento di ieri, agli undici soli voti per la carica del presidente del Parlamento europeo che sono andati all'autore principale di questa azione, ad Altiero Spinelli: è sulla linea del trattato, sulla linea di Spinelli, sulla linea del federalismo, che noi potremo davvero rappresentare ben altra cosa che l'Europa di ieri, l'Europe de papa, i suoi disastri, le sue catastrofi.

 
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