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Consiglio federale Pr - 23 gennaio 1985
LA DELIBERA DEL CONSIGLIO FEDERALE

SOMMARIO: Prendendo atto che cinque anni di lotte radicali si sono concluse con l'approvazione di una legge che pone esplicitamente l'obiettivo della salvezza di vite umane dallo sterminio per fame, chiede l'immediato intervento del Governo per impedire unaa catastrofe nel Sahel. Si augura che le consultazioni con il Psi possano portare alla realizzazione di iniziative comuni volte a conquistare nuovi spazi di democrazia politica. Delibera il deposito di una richiesta di referendum popolare sulle USL e si augura che prosegua l'iniziativa per la formazione di liste verdi. Ribadendo la validità dell'indicazione dello sciopero del voto, denuncia le manovre in atto per escludere sia il Pr che le nuove liste dall'informazione televisiva.

(NOTIZIE RADICALI, anno XIX, numero 16, 23 gennaio 1985)

Il Consiglio Federale del Partito Radicale,

PRESO ATTO che cinque anni di lotte politiche, parlamentari, popolari e nonviolente si sono conclusi con l'approvazione di una legge che - pur nei suoi gravissimi limiti - pone esplicitamente l'obiettivo della salvezza di vite umane dallo sterminio;

AFFERMA che le informazioni riportate dalla delegazione radicale che ha visitato alcune zone del Sahel - confermate da tutti gli osservatori internazionali - annunciano per le prossime settimane e mesi una catastrofe naturale e umana senza precedenti in tutta l'Africa sub-sahariana; e che questa situazione impone a maggior ragione al governo italiano di dar immediata ed efficace attuazione alla legge, superando con un forte atto di volontà politica i rischi di fallimento dell'intervento straordinario italiano, e facendone -al contrario- l'occasione di una grande iniziativa di vita e di pace;

IMPEGNA gli organi esecutivi e l'intero partito a mobilitarsi perché l'attuazione della legge diventi il terreno per un dibattito volto a superare modelli di cooperazione e di sviluppo che hanno consumato il loro fallimento, fissando per la prossima Pasqua il primo appuntamento di quest'iniziativa e mobilitazione.

Il Consiglio Federale, mentre é affidato alla sede legislativa

il problema degli aumenti pensionistici,

CONFERMA che il fondamento di una nuova politica di giustizia sociale non può che essere -a partire dall'aumento delle pensioni sociali e dei minimi- l'individuazione di coloro che sono realmente bisognosi e la definizione di un adeguato minimo vitale.

Il Consiglio Federale,

VALUTATO l'incontro fra gli esecutivi del Pr e del PSI, teso a verificare, dalle contrapposte collocazioni politiche ed istituzionali, la possibilità di condurre convergenti azioni sui diritti civili e sui temi della vita e per la realizzazione degli obiettivi propri del patrimonio radicale, laico, socialista e libertario,

SI AUGURA che tali forme di consultazione proseguano e portino alla realizzazione di iniziative specifiche comuni volte a conquistare nuovi spazi di democrazia politica.

La politica di occupazione e saccheggio dei pubblici poteri da parte della partitocrazia ha condotto all'affievolimento, al degrado, quando non al vero e proprio sequestro di elementari diritti del cittadino.

Giustizia, sanità informazione, ambiente, trasparenza della vita pubblica rappresentano oggi altrettanti fronti d'iniziativa e di lotta dei radicali per riconsegnare ai cittadini diritti, regole, garanzie civili e democratiche senza le quali questi grandi ambiti della vita pubblica saranno sempre più ridotti a territori di conquista, spartizione e guerra per bande di partiti e corporazioni.

Il Consiglio Federale del Partito Radicale

DELIBERA quindi il deposito d'una richiesta di referendum popolare abrogativo delle norme relative alla composizione dei Comitati di gestione delle USL e dà mandato agli organi del partito di:

a) verificare la disponibilità a una comune raccolta di firme delle forze sociali, sindacali, politiche che hanno formulato giuste critiche al sistema sanitario;

2) promuovere una campagna di raccolta firme per le leggi di iniziativa popolare sui temi indicati dalla mozione.

L'organizzazione e il lancio di tale campagna saranno definiti da un'assemblea nazionale delle Associazioni radicali.

Il Consiglio Federale, esaminate le iniziative in atto per la formazione di "Liste verdi", e valutandole positivamente come segno di una diffusa esigenza antiparitocratica e di rinnovamento dei temi cruciali dello scontro politico, pur nelle contrastanti dimostrazioni di fragilità o di incertezza proprie di ogni fenomeno nuovo, SI AUGURA CHE ESSO POSSA AFFERMARSI;

e INVITA DI CONSEGUENZA i radicali, gli ecologisti e i cittadini desiderosi di infrangere l'occupazione partitotcratica delle amministrazioni locali a formare in questi ultimi giorni nel maggior numero di città, provincie e Regioni liste civiche, verdi, o verdi e civiche insieme, affinché il maggior numero di elettori abbia la possibilità di nuove scelte alternative.

Il Consiglio Federale, peraltro,

RIBADISCE appieno la validità dell'indicazione congressuale di promozione dello sciopero del voto e di sostegno al voto civico e/o verde come doppia carta nelle mani dell'elettore.

Il Consiglio Federale DENUNCIA le manovre in atto per escludere sostanzialmente dalla campagna elettorale radiotelevisiva sia il Pr sia le nuove formazioni elettorali;

IMPEGNA pertanto gli organi del partito a contrastare con ogni iniziativa politica e parlamentare questo tentativo, sostenendo le iniziative nonviolente che a tal fine sono state promosse.

A fronte di questi obiettivi di vita, di pace, di giustizia e per un 12 maggio di lotta alla partitocrazia; a fronte di una battaglia politica sempre più indispensabile per il paese, sta la povertà di mezzi, l'inadeguatezza degli strumenti e sta l'onestà del Partito Radicale.

Il Consiglio Federale,

ASCOLTATA la relazione del tesoriere sulla situazione economico-finanziaria del partito, ne condivide l'analisi e le preoccupanti, gravissime valutazioni di prospettiva. Può ornai essere compromessa, pregiudicata ogni possibilità di lotta radicale.

Per questi motivi, il Consiglio Federale impegna tutto il partito e gli organi esecutivi a una campagna d'autofinanziamento, da condurre anche attraverso iniziative sui diversi e specifici temi previsti dalla mozione, con l'obiettivo di almeno 600 milioni nei prossimi due mesi.

(Il documento é stato votato nel suo complesso all'unanimità. Nella votazione per parti separate, la parte riguardante i rapporti col PSI ha registrato il voto contrario di Sanchini. La parte concernente l'autofinanziamento ha registrato le astensioni di quattro consiglieri: Crivellini, Novelli, Papale, Santoro)

 
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