Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 23 nov. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Pannella Marco - 25 marzo 1986
Questa è la cultura mafiosa
Lettera di Marco Pannella a Reporter

SOMMARIO: La complicità della stampa, della magistratura, dell'amministrazione pubblica e perfino della sinistra nei confronti dei "moti siciliani" (le proteste degli "abusivi" di Vittoria per ottenere il condono edilizio) sono l'espressione di un'unica cultura mafiosa.

(REPORTER, 25 marzo 1986)

Caro Enrico, posso pregare "Reporter" nella assoluta mancanza di mezzi in cui si trova, di fare quel che mi pare nessun altro sia disposto a fare, cioè un po' di informazione puntuale sui nuovi moti siciliani? Vorrei notizie, come qualsiasi altro cittadino italiano - e siciliano . E notizie, anche, sugli informatori della Repubblica, dei vari TG, e sulla esistenza dello Stato, o meno; sul carattere dell'azione del PCI, sotto le foglie di fico "verdi" e della "contraddizione democratica" con cui si ammanta.

Vorrei sapere perchè nessun parlamentare, a mia conoscenza, sostenga in pubblico, che i "moti siciliani" sono moti promossi e amministrati in un contesto assolutamente "mafioso", in cui la mafia - che ha contribuito con il consenso e l'alleanza dei partiti locali e dei loro Sindaci a distruggere il territorio, le città, l'habitat di tanta parte della Sicilia, a non far applicare le leggi urbanistiche e - con l'aiuto della magistratura, delle forze dell'ordine, del sindacato - a costringere tanta povera gente all'abusivismo ora la faccia rivoltare contro lo Stato e le leggi, usandola per cercare di aprire a livello nazionale oltre che siciliano altre breccie nella già diroccata qualità della vita e nella già piagata immagine dello Stato stesso - la mafia, dunque, difende la sua sorte ed il suo avvenire molto più di quanto non possa fare con la scoperta aberrazione del traffico della droga.

Vorrei sapere perchè la magistratura, perfezionando il suo comportamento omissivo di lustri e decenni, ora arrivi al punto di non intervenire dinanzi a associazioni per delinquere, che sobillano, promuovono, organizzano rivolte di disperati, ingannati, e consentono loro di effettuare non sporadici e spontanei "blocchi stradali" ma una rete complessa, quasi militare di "blocchi della vita civile" nell'isola.

Vorrei sapere perchè la Regione e lo Stato, per quanto di loro competenza, non provvedono a commissariare i comuni dove i sindaci hanno per anni governato in accordo e convergenza con la mafia, proprio sul terreno della speculazione edilizia e del grande e piccolo abusivismo e, oggi, sono alla testa del movimento di rivolta che suona a offesa nei confronti della grande maggioranza di coloro che hanno invece accettato o intendono accettare la legge, per quanto miserevole e malfatta essa sia.

Vorrei infine sapere perchè non si è proceduto nemmeno a "controlli di identità", e in nessun caso ad arresti, delegando ai notabili politici, in primo luogo, in alcune zone, del PCI, la "mediazione" e la tenuta dell'"ordine pubblico".

E, infine, ti prego di consigliarmi le medicine adatte contro il voltastomaco che provo dinanzi al comportamento tenuto, sicuramente per ordine "consiglio", nei confronti della "morte" (per non dire dell'omicidio, preterintenzionale più che colposo) del Prefetto di Messina, caduto perchè accorreva, come suo dovere, sui luoghi della rivolta, del cui sacrificio, nell'adempimento del suo dovere (non si dice così ?), i Telegiornali della vergogna italiota e della sovversione continua del gioco democratico, non hanno praticamente dato notizia, non consentendo, per esempio, a nessuno del Governo e del Parlamento, ma nemmeno ai cittadini onesti e per bene di partecipare ai suoi funerali, praticamente tenuti clandestini dal silenzio e dal Governo, e dai grandi mass media.

Se il sindaco di Vittoria fosse stato democristiano e non comunista, se Macaluso avesse diretto "Il Popolo" o "L'Avanti!" anzichè l'Unità, immaginate che razza di rivolta democratica, quanti begli editoriali su "Repubblica", quante interviste a vedove e dipendenti si sarebbero avuti in questa occasione !

La fortuna ci consente di non avere la sinistra, la "nostra" sinistra, al potere ufficiale, al Governo. Se ci fosse, e con direzione del PCI, temo che le poche centinaia di migliaia di "abusivi" che intendono chiedere o hanno chiesto il condono sarebbero denunciati come nemici del popolo, solidali con la mafia e la camorra di Enzo Tortora.

 
Argomenti correlati:
lettera
magistratura
dc
casa
condono
stampa questo documento invia questa pagina per mail