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Pannella Marco - 9 aprile 1986
Candidati perfetti per la RAI
di Marco Pannella

SOMMARIO: Le ragioni a sostegno della candidatura di Pierre Carniti alla presidenza della Rai.

(IL MANIFESTO, 9 aprile 1986)

Ad oggi la candidatura di Pierre Carniti è ufficialmente sostenuta dal Psi, dal Pr, dal Pci, dal Pli. Il Pri non sa dare indicazioni alternative o migliori; e lo confessa. Mi auguro che Birzoli non tolleri a lungo questa strumentalizzazione un po' cieca, e si renda, invece, parte dirigente per superare con personale e civile responsabilità questo ostacolo.

Mi auguro che il Pri per una volta dia prova di umiltà, che com'è noto abbonda solamente fra chi ha forza, ragione e tolleranza. Mi chiedo cosa aspetti ancora il Msi a scoprire che non vale mendicare ancora qualche briciola di galletta ma che una forza di minoranza è interessata a che finalmente operi come presidente qualcuno che non appartiene a nessuna cosca di potere, ed ha carattere sufficiente per non essere un re travicello o un chierico del niente, civilmente parlando.

Il problema vero, dunque, è o sarebbe nella Dc. Da mesi De Mita e Bubbico tentano in ogni modo di includere il Psi a designare un candidato di minore prestigio civile e sociale, di minore autorevolezza e di carattere più docile, più plausibile come candidato partitocratico. Demitiani e bubbichiani "ad honorem", Prodi, da una parte, e Marini, dall'altra, danno la misura esatta della loro vera dignità e della loro vera serietà, che è quella di gente di partitocrazia, non solo di partito.

La Cisl, interna ed esterna all'azienda, mostra chiaramente che se è stata ufficialmente protagonista, gli scorsi anni, di una delle più serie vicende politiche e referendarie, praticamente c'entrava ben poco: c'entravano i lavoratori e Pierre Carniti, con i quali, ai suoi nuovi vertici, in poco tempo, ha ormai ben poco a che fare. La Dc, finora, sembra preoccupata solamente di una cosa: richiamare il Psi all'arroganza e alla mancanza di dignità partitocratica.

Fanfani è divenuto bubbichiano? Complimenti. Andreotti non s'occupa di questa quisquiglia? Complimenti. Piccoli ha di meglio da proporre? Complimenti. Enzo Scotti è sazio dopo aver visto Marini incoronato re della Cisl? Complimenti. Re Ciriaco e il burgravo Bubbico sono allora il massimo che la Dc meriti.

Ma questa vicenda è da chiudere. Se lo sarà nel senso desiderato da "questa" Dc, e dai socialisti che, a palazzo Chigi o a Via del Corso, non hanno mai digerito bene la scelta di Craxi e di Martelli, e ora avanzano con l'alibi dei veti altrui o degli "errori" di Carniti, prestigiosi bidoni (e non penso a Ghirelli che certamente per primo avrà condiviso la candidatura ufficiale ormai da quasi un anno) o ribollite trapassate, perchè non far passare vecchi avanzi o nuovi acquisti da enti inutili, da notorietà giudiziarie o meno, alla presidenza della Rai, i compagni socialisti, come ogni buon partito, non ne mancano.

Penso sarebbe una scelta congrua con il nuovo corso, e le richieste della Dc. Noi preferiamo decisamente, e fino in fondo, la scelta di Pierre Carniti. E su questa occorre misurarsi.

Sullo sfondo, come per la rivolta siciliana, c'è il dramma della sistematica presenza, non più attraverso omissioni, ma attraverso la fattispecie del concorso, di una magistratura i cui atteggiamenti, se non fossero tragici per le nostre istituzioni e per la nostra vita, sarebbero esilaranti.

 
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