di Marco PannellaSOMMARIO: Esposto al Procuratore della Repubblica in data 13 agosto 1986 a firma Pannella. Reati ipotizzati: attentato ai diritti politici del cittadino ed associazione per delinquere. La denuncia è fondata sulla censura e sull'ostracismo della RAI nei confronti del Partito Radicale.
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Roma, 13 agosto 1986
Al Signor Procuratore Capo
Procura della Repubblica
Roma
Signor Procuratore Capo,
anche a nome e per conto del Segretario Federale del Partito Radicale Giovanni Negri, e del Presidente del Gruppo Radicale della Camera dei Deputati Francesco Rutelli; dando qui per ricordate le denunce e gli esposti da noi presentati negli anni scorsi su eguale argomento, espongo alla Sua alta attenzione, per i provvedimenti anche urgenti del caso, quanto segue:
1) in assoluta violazione dei dettati costituzionali e degli obblighi di legge, il servizio pubblico della RAI-TV sta censurando, dando l'ostracismo al Partito Radicale, non consentendo ai cittadini ed agli elettori di usufruire delle garanzie costituzionali e di legge per partecipare al gioco democratico e istituzionale. A titolo di esempio allego una nota, emanata dalla Segreteria del Partito Radicale, relativa al comportamento della testata "TG1" di ieri sera alle ore 20 (allegato A).
2) incorrendo nelle stesse violazioni di legge, la RAI-TV ha in queste settimane praticamente eliminato, costretto alla clandestinità, le attività e le manifestazioni del pensiero e dell'opera del Partito Radicale; le allego a questo proposito una serie di dati elaborati dal Centro di ascolto di Radio Radicale sui tempi di trasmissione di notizie dal 29 luglio ad oggi (allegato B)
3) è patente che esistano violazioni gravi e reiterate degli obblighi di legge (legge "di riforma", indirizzi e norme dettati dalla competente Commissione parlamentare), e che tali violazioni esigono, per esser organizzate, promosse e commesse forme associative a ciò volte, che non possono non esser considerate come vere e proprie associazioni per delinquere.
Signor Procuratore Capo,
da anni chiediamo alla Magistratura di intervenire per assicurare il rispetto della legge, e in particolare della legge fondamentale della Repubblica e delle sue norme di attuazione, in relazione alla opera sovversiva di gruppi di dirigenti della RAI-TV. Non possiamo credere che quanto è di notorietà pubblica - la "parzialità" e la violazione della lettera e dello spirito delle leggi - non riesca a esprimersi in una inchiesta giudiziaria, ed a sfociare in accertamenti di responsabilità penali.
Abbiamo in passato osservato che, in tal modo, si portavano ferite gravissime alla vita sociale ed al diritto del nostro paese e - per quanto ci concerne - ad una vera e propria messa a morte della nostra Associazione, quale prevista dall'art. 49 della Costituzione.
Con riserva di presentare, su richiesta, altri documenti e prove - che riteniamo superflui ma che potrebbero invece esser ritenuti da Loro utili - che precisino ulteriormente il carattere di flagranza e di continuazione dei reati dei quali ci doliamo, cogliamo - per finire - l'occasione per porgerle i sensi della nostra alta considerazione a stima
Marco Pannella
P.S. per comodità allego anche (all.C) copia del nostro esposto del 14 maggio 1985 diretto alla Sua alta attenzione e competenza.