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Consiglio federale Pr - 21 settembre 1986
MOZIONE DEL CONSIGLIO FEDERALE
Chianciano, 18/21 settembre 1986

SOMMARIO: Prendendo atto del ventaglio di ipotesi di cessazione delle attività predisposte dagli organi del Pr per il Congresso, afferma che si tratta di una scelta drammatica resa necessaria da un regime collocatosi fuori e contro le regole costituzionale della Repubblica.

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Il Consiglio Federale del Partito Radicale, a trentotto giorni dal Congresso chiamato a deliberare su un progetto di cessazione delle attività del partito,

PRENDE ATTO dell'orientamento del segretario e degli organi escutivi di presentare al Congresso, scegliendo fra un vantaglio di ipotesi di diversa gradualità, una proposta di immediata cessazione delle attività del partito che rappresenterebbe, di fatto, la fine di un'esperienza politica trentennale di straordinaria qualità, importanza, moralità, unicamente rivolta alla crescita civile e politica del Paese;

AFFERMA trattarsi di una scelta drammatica resa necessaria da un regime collocatosi fuori e contro le regole costituzionali della Repubblica; articolato in istituzioni e partiti oramai estraniati e incompatibili con la lettera e lo spirito della Costituzione; configurante una costituzione materiale che ha travolto certezza del diritto e legalità democratica, come da gran parte della scienza politica e giuridica, del giornalismo e dello stesso mondo politico e parlamentare si é costretti a riconoscere.

Dai referendum sulla giustizia a quelli sull'ambiente, dalla lotta contro lo sterminio per fame alle iniziative federaliste e per l'affermazione di coscienza, il Partito Radicale ha dato anche quest'anno tutto il suo impegno ideale e politico per contrastare le conseguenze più gravi di questa situazione, come dimostra lo straordinario esito del processo Tortora, ricercando e suscitando alleanze non solo con le altre forze verdi e ambientaliste, ma anche con PSI e PLI nella campagna per un "Giustizia giusta".

Ma anche il più clamoroso successo della politica radicale non potrebbe oggi trasformarsi in sicura crescita civile e democratica.

IL CONSIGLIO FEDERALE RIVOLGE UN MONITO ai massimi responsabili delle istituzioni e dei partiti, indistintamente, affinché giungano al Paese nelle prossime settimane segnali significativi di una riconversione del regime verso un esito democratico della sua crisi di legittimità, ed indica nelle parole del Capo dello Stato in occasione del quarantennale della Repubblica un alto esempio di espressione di tale volontà;

RIVOLGE A TUTTI I CITTADINI -anche a quelli che hanno dissentito da molte delle scelte della politica radicale ma ne condividono questi giudizi e queste preoccupazioni- un appello perché, attraverso l'iscrizione al PR, contribuiscano in modo decisivo non solo a garantirne la sopravvivenza e la vita, ma a dare forza a questo estremo tentativo di dialogo con le istituzioni e le forze politiche per riconquistare regole del gioco politico e istituzionale democratiche, certe ed uguali per tutti, a cominciare dal diritto all'informazione;

IMPEGNA gli organi esecutivi ed ogni iscritto a fare di tutto perché il prossimo Congresso, da momento di drammatica scelta per i radicali, possa trasformarsi in una grande occasione di confronto e di proposta democratica per tutti.

(approvata con 20 voti favorevoli ed uno contrario)

 
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