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Pannella Marco - 8 dicembre 1986
"Appello" di Pannella a Tortora
di Marco Pannella

SOMMARIO: Enzo Tortora, che si è dimesso dalla presidenza del Pr, annuncia che tornerà alla Rai, rinunciando così implicitamente ad una candidatura nelle liste radicali. Marco Pannella rivolge un appello a Tortora elencando le conseguenze di questa della sua decisione. L'alternativa della collaborazione con le reti di Berlusconi consentirebbe invece di conciliare l'impegno professionale con quello politico.

(STAMPA SERA, 8 dicembre 1986)

"Caro Enzo,

non presentandoti alla testa delle nostre liste, se il partito riuscirà a raggiungere i 10.000 iscritti per il 1986 e 5.000 per il 1987 nel solo mese di gennaio, e se vi saranno elezioni anticipate, otterrai questi risultati:

a) regalerai alla partitocrazia o alle schede bianche fra i cento e i duecentomila voti che altrimenti raccoglieremmo; le regaleresti, certo, alla Rai-Tv di De Mita e di Agnes, che abbiamo concordemente definito, in questi anni, con i peggiori epiteti, tu per primo;

b) non potresti tornare a visitare carceri, a presentare proposte di legge, interrogazioni, mozioni, ad operare in quanto "rappresentante della nazione" nelle battaglie per una "giustizia giusta"; e impediresti l'elezione di tre o quattro deputati radicali;

c) saresti prigioniero e bersaglio continuo della partitocrazia, im una struttura "pubblica", che non a caso ci massacra e massacra la verità nel nostro Paese;

d) faremmo la campagna elettorale e, d'ora in poi, quella politica più dura senza di te , almeno in prima linea. Dovendo rispondere a coloro che non ci perdonano di averti aiutato a far trionfare la tua innocenza, di averti raccolto dal fango e dal carcere in cui la violenza ignobile dello Stato e dei mass-media, Rai-Tv in prima fila, ti avevano gettato. Ma anche a coloro che tu, con questa decisione, avresti immancabilmente deluso: i cinquecentomila che ti hanno votato come deputato europeo, e gli altri.

Tu sai bene quali sono i termini della scelta che compi. Tanto vale farli conoscere a tutti, com'è loro diritto e nostro costume.

Berlusconi ti offre sul piano contrattuale una remunerazione maggiore di quella della Rai-Tv, garanzie assolute di libertà (e su questo tu hai sempre convenuto), l'assenza dei vincoli "di legge" partitocratica che grava su Tele-Nusco e consorti, l'assoluta libertà di esser deputato o no, candidarti o no, come ti aggrada.

La Rai-Tv ti consente da subito quella "diretta" che la concorrenza può offrirti solo fra qualche mese e meno "pubblicità" durante la trasmissione.

Che Berlusconi abbia consentito alle sue reti di difenderti mentre eri in condizioni di spaventosa debolezza e la Rai-Tv ti abbia crocefisso, è problema tuo, non nostro. Il problema mio e nostro subentra solamente nel momento in cui, potendo tu tornare al tuo lavoro, a "Portobello"; senza mancare agli impegni ed alle attese presi e autorizzati, essendo libero di candidarti alle elezioni nella posizione di responsabilità che è la tua, scegli all'improvviso di disertare dalla drammatica prova elettorale, dalla lotta senza quartiere in difesa di decine di migliaia di altri Tortora, della giustizia e della democrazia.

A questo punto la questione ci riguarda. Riguarda, sicuramente, milioni di persone. Se l'orgoglio è legittimo, la superbia, l'improvviso disprezzo per le unanimi opinioni altrui (e di quali altri), sono - credo - un errore.

A tutti, caro Enzo, può capitare di compiere errori, proporzionali alle responsabilità che la vita ci conferisce. Noi siamo qui per scongiurare il tuo. Lo facciamo per le stesse ragioni per le quali noi ti siamo stati accanto, e tu ti sei comportato con coraggio e dignità dimettendoti dal Parlamento Europeo, tornando agli arresti domiciliari per altri nove mesi.

Non puoi presumere che, d'un tratto, ti diventiamo nemici, o cessiamo di essere, noi tutti, radicali, per divenire tutti intolleranti critici.

Tu non hai ancora firmato il contratto o, se lo avessi fatto, vi sono mille modi per superarlo. Con Berlusconi, o con la Rai-Tv, fai il tuo "Portobello", come non ho cessato di consigliarti, per cui sai quali pressioni ho compiuto, anche sulla Rai-Tv, quando ti sembrò - qualche settimana fa - che non ti volesse. Perché facesse il suo dovere, dando in tal modo a te maggiori possibilità di scelta, e di scelte migliori.

Quel che ti chiedo, ti scongiuro di fare, è di confermare a tutti che, ad eventuali elezioni, o per i referendum, ci sarai, ma ci sarai nel pieno dell'impegno e dell'assunzione di responsabilità.

Chiedo a tutti coloro che così pensano di fartelo sapere, scrivendoti a quell'indirizzo di "Via dei Piatti 8 - Milano", divenuto un emblema di lotta e libertà. E chiedo di farlo, anche, iscrivendosi al partito radicale, con la dichiarazione : "Perché

Tortora sia davvero con noi", inviando in Via di Torre Argentina 18 a Roma la quota di iscrizione e i loro indirizzi.

 
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