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Arnao Giancarlo - 1 gennaio 1988
Droghe improprie: gli inalanti
A cura di Giancarlo Arnao

SOMMARIO: Scheda sull'inalazione di sostanze chimiche.

Rispetto alle dinamiche che abbiamo descritto, un ruolo analogo alle droghe sintetiche hanno quelle che si possono definire "droghe improprie": vale a dire prodotti chimici di largo consumo che, attraverso procedure particolari ma assai semplici, possono essere utilizzati per ottenere effetti psicoattivi.

E questo il caso dei cosiddetti "inalanti": sostanze di diversa natura destinate ad usi svariati che hanno in comune la possibilità di ottenere effetti psicoattivi inalandole con la bocca o col naso (colle, spray, benzina, ecc.). Una ricerca monografica del NIDA ha fornito in proposito dati molto significativi. In USA, la prevalenza di uso di inalanti fra gli "high school seniors" ha segnato un trend opposto a quello della marijuana: fra il 1983 e il 1987 i consumatori che ne hanno fatto uso almeno una volta all'anno sono aumentati dal 4,3 al 6,9 per cento, contro una diminuzione dal 42,3 al 36,3 per la marijuana (cfr. NIDA 85, 1988,p.1). Nella città di New York, la prevalenza di consumatori di inalanti (almeno una volta ogni sei mesi) fra gli studenti di scuole secondarie è aumentato dal 5,2 al 10,8 fra il 1978 e il 1983 (cfr. ibid.,p.82)

Ma i dati più significativi sono quelli segnalati in Messico, un paese in cui la marijuana era tradizionalmente usata come droga voluttuaria a livello popolare, e che era stato costretto dagli USA a reprimere la coltivazione della droga a partire dagli anni 70. In Messico, fra il 1976 e il 1978 gli inalanti hanno superato la marijuana come la droga più usata dagli studenti (cfr. ibid.,p.157); una evoluzione la cui spiegazione "potrebbe stare nel cambiamento dei prodotti disponibili per i giovani" (ibid.,p.5). Più grave il problema per i minori (dai 6 ai 18 anni) che vivono per le strade di Mexico City: qui la prevalenza dell'uso quotidiano è del 22%, dell'uso quattro o più volte al giorno del 9% (ibid.,p.159). Questi dati portano alla conclusione che "i risultati delle inchieste indicano che l'abuso degli inalanti è il principale problema di droga del Messico" (ibid.,p. 166).

 
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