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AA.VV. - 5 aprile 1988
Unione europea: Le petizioni e il referendum consultivo

SOMMARIO: Oltre a promuovere iniziativa politica nei paesi europei affinché si moltiplichino le adesioni al progetto di Unione europea, il Partito radicale aderisce, in Italia, alla proposta di legge di iniziativa popolare del Movimento federalista per l'indizione di un referendum consultivo sull'Unione europea, da svolgersi in concomitanza con le elezioni europee dell'89.

(Per gli Stati Uniti d'Europa, a cura di Roberto Cicciomessere, Gianfranco Dell'Alba, Gianfranco Spadaccia - Supplemento a Notizie Radicali n. 68 del 5 aprile 1988)

L'iniziativa per gli Stati Generali dei popoli europei vede l'impegno del Partito radicale da una parte nelle istituzioni dei paesi della Comunità, perché i rispettivi Parlamenti approvino documenti che recepiscano gli obiettivi della risoluzione della Camera dei deputati italiana, e dall'altra nelle strade delle città europee per la raccolta delle firme sulle petizioni popolari che sollecitano i governi nazionali a recepire le proposte per una grande riforma delle istituzioni comunitarie.

Parallelamente a queste iniziative il Gruppo parlamentare federalista europeo della Camera, costituito dagli eletti nelle liste del Partito radicale, ha presentato una proposta di legge per l'indizione di un referendum consultivo sugli Stati Uniti d'Europa e sull'attribuzione al Parlamento Europeo eletto nel 1989 di un mandato per la predisposizione del progetto di trattato.

Con questa proposta si chiede sostanzialmente di sottoporre a referendum consultivo i seguenti quesiti:

1) "Siete voi favorevoli agli Stati Uniti d'Europa?"

2) "Ritenete voi che, a trenta anni dalla creazione delle Comunità europee, sia necessario affidare al Parlamento Europeo che sarà eletto a suffragio universale nel giugno 1989 il compito di redigere un progetto di trattato per gli Stati Uniti d'Europa da sottoporre direttamente alla ratifica dei Parlamenti degli Stati membri ?"

Per sollecitare tutte le altre forze politiche a risolvere i problemi di ordine costituzionale connessi alla creazione del nuovo istituto del referendum consultivo, al fine di consentire almeno l'abbinamento del referendum con le elezioni del Parlamento Europeo previste nel giugno 1989, il Partito radicale ha aderito alla iniziativa del Movimento Federalista Europeo che si muove nella stessa direzione. Si tratta infatti della raccolta di firme su una proposta di legge di iniziativa popolare che dispone l'indizione di un referendum, contemporaneamente alle elezioni del Parlamento Europeo, per l'attribuzione a quest'ultimo di poteri costituenti dell'Unione politica della Comunità.

 
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