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Potocnik Peter - 27 dicembre 1988
ZAGABRIA (59) IL CONGRESSO DEL PR

Una lettera dalla mia città (n.d.t. Zagabria)

I RADICALI COME I TRE RE MAGI

DELO - 27 dicembre 1988 - Pagina 10

SOMMARIO: Se il congresso della Lega dei comunisti iugoslavi si è potuto tenere a Vienna - si chiede un cittadino di Zagabria in una lettera pubblicata dal quotidiano "Delo" - perchè quello radicale non può svolgersi a Zagabria? Sembra che anche coloro che lo hanno vietato, alla notizia che forse si volgerà a Lubuana, incominciano ad avere seri ripensamenti.

(RADIKALNE NOVOSTI a cura di MARINO BUSDACHIN e SANDRO OTTONI - hanno collaborato: MASSIMO LENSI, FULVIO ROGANTIN, PAOLA SAIN JAN VANEK, ANDREA TAMBURI - TRIESTE, 1 gennaio 1989)

Se si è potuto tenere il terzo congresso della Lega dei comunisti jugoslava a Vienna e il quarto a Dresden, perché non si potrebbe tenere il congresso radicale nella mia città? I funzionari di questo partito annunciano di venire da noi con oro, incenso e mirra, proprio come i tre re magi. Non siamo solo noi, semplici cittadini, a porci questa domanda, ma adesso anche quelli che hanno accettato il divieto posto dalle autorità di Belgrado come una verità indiscutibile.

Sono saltati fuori dei limiti delle riflessioni realsocialiste non appena hanno saputo che forse il congresso si farà a Lubiana. cosa significhi questo per i patriarchi della città (n.d.t. Zagabria) lo dimostra un esempio di un paio di anni fa: quando viveva ancora il benefattore della mia città il collezionista Ante Topic Mimara. Siccome non era contento della galleria d'arte nel convento dei gesuiti aveva dichiarato pubblicamente che avrebbe trasferito la collezione a Lubiana. A qual punto gli hanno messo immediatamente a disposizione gli spazi del ginnasio trasformati in piccolo Louvre.

Adesso ho sentito dalle fonti non ufficiali che il sindaco della mia città sta già scrivendo un discorso di saluto per i deputati del Partito Radicale nel quale spiegherà: che nella mia città vivono 935.000 persone delle quali una su due ha il lavoro, che abbiamo costruito dopo la guerra due terzi delle abitazioni, che siamo il più grande centro culturale ed economico in Jugoslavia, che ci crediamo degli adeguati rappresentanti delle città mitteleuropee, che l'investimento maggiore negli anni futuri sarà rappresentato da un bruciatore dell'immondizie, ecc.

Poi il sindaco potrà dire che è cominciata proprio qui la lotta contro la reazione 60 anni fa con la conferenza del partito comunista tenutasi illegalmente, che per dirla in breve la mia città è la culla della rivoluzione jugoslava, che tempo fa aveva molta importanza nel movimento lavoratore internazionale...

Chi può allora asserire che il congresso radicale non si terrà nella mia città? In fin dei conti i radicali hanno molti simpatizzanti qui, che sostengono l'entrata della Jugoslavia nella CEE e sono contro la chiusura dei confini statali, entro i quali sia possibile ``difendere'' dai doni dell'Occidente, soltanto con la frusta, i cittadini impoveriti. Al tempo dell'Epifania, ossia al tempo dei tre re magi, seguito fino nei tempi recenti dall'immaginazione medievale e religiosa, era nei tempo passati un peccato mortale, segno di un'imminente sfortuna scacciare gli ospiti venuti con i regali già sulla soglia della casa. Addirittura agli animali veniva dato un pezzetto di pane. Bene, il passaggio dall'anno vecchio a quello nuovo era molto adeguato per le magie e le profezie. Questo si sta verificando anche adesso, e forse perché contiene meno stupidaggini della vita di ogni giorno

(n.d.t. ???)

PETER POTOCNIK

 
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