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Pannella Marco - 1 aprile 1989
ELEZIONI EUROPEE: FEDERAZIONE LAICA. PANNELLA: RIPETO, NON GETTO AFFATTO LA SPUGNA. LA CONVENZIONE DEL 15 APRILE PUO' ESSERE UNA OTTIMA OCCASIONE PER RILANCIARE IL PROGETTO DI FEDERAZIONE. SE NO, NON E' CHE IL PCI BRILLI NEMMENO LUI PER FANTASIA E ATTIVITA'. IL SOMMARIO DI "REPUBBLICA". IL "CORRIERE" DI TASSAN DIN E QUELLO DI STAMPO MAFIOSO.

SOMMARIO: Si rammarica che "Repubblica" abbia impropriamente titolato il servizio del suo giornalista A.Caporale sui rapporti tra Pannella stesso, il PCI e Occhetto. Conferma le sue certezze che la possibilità "della nascita di una nuova Federazione laica" non è ancora "tramontata e liquidata". Si augura che la prevista "Convenzione laica" sia una occasione perché il progetto si realizzi.

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 1· aprile 1989)

Roma, 1 aprile - N.R. - Marco Pannella ha dichiarato:

"Ieri pomeriggio ho dettato la dichiarazione (data anche alle agenzie) sui rapporti con i leaders del PLI e del PRI in vista di comuni iniziative politiche ed anche elettorali, in risposta ad una domanda fattami da Antonello Caporale di "Repubblica". Prima di salutarci egli mi ha chiesto conferma di un imminente incontro con Occhetto. Ho risposto che la cosa mi pareva certissima visto che avevo letto sui giornali che Occhetto aveva preannunciato questo incontro ai giornalisti, al termine del Congresso del PCI.

E' tutto. Posso aggiungere che - ricordatami la cosa - ho telefonato inutilmente a Botteghe Oscure per parlare con Occhetto, impegnato in una riunione.

Da qui a proporre ai lettori un titolo, o meglio un sommario che suona così: »Il leader radicale punta sul PCI: "Presto vedrò Occhetto"... mi sembra ci corra molto, e che rischi di non aiutare una corretta conoscenza dei fatti. Occorre anche comprendere che o questa corretta conoscenza è interesse comune di giornali e politici, o la collaborazione diventa sempre più difficile. Dico questo proprio perchè occorre dar atto a "Repubblica" di aver in questo periodo fornito ai suoi lettori una informazione molto più completa e decorosa di quella - ad esempio - del suo concorrente che sembra rinnovare aggravandoli i fasti della gestione Tassan Din, piduista e torbida.

Nel merito, si tratta di comprendere quanto sia compatibile la necessità di radicalmente riformare e rinnovare, federandole, le forze laiche, come il Congresso liberale ha formalmente deliberato e chiesto, con visioni assolutamente legittime ma anche troppo conservatrici e abitudinarie sulla possibilità di sopravvivenza dell'attuale sistema partitocratico, dei suoi equilibri, e della situazione di sempre minore forza nel paese dei partiti laici, anche per la rinuncia ad ambizioni più adeguate.

Io sono certo che la possibilità di garantire in modo certo e irreversibile la nascita di una nuova Federazione laica, fra PRI, PLI e nuove forze interessate al parteciparvi, non sia ancora tramontata e liquidata. Occorre anzi che chi ne comprende l'importanza esca allo scoperto e la sostenga. La Convenzione laica prevista per il 15 aprile può essere un'ottima occasione perchè questo avvenga. Insomma: non ho intenzione di gettare la spugna, e non vedo all'orizzonte da parte del PCI, per le europee, gran che di migliore. Spero che le cose cambino, quindi qui e lì".

 
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