Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 23 nov. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Pannella Marco - 12 aprile 1989
DIBATTITO PARLAMENTARE SULLA STAMPA: IL CORRIERE DELLA VERGOGNA?
DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA.

SOMMARIO: Deplora che un giornale come il "Corriere della Sera" non abbia dato nemmeno un rigo sulla conferenza stampa tenuta dagli esponenti radicali che annunciavano e presentavano il prossimo congresso del PR a Budapest. Chiede un dibattito sulla RaiTV e sulla "situazione della stampa".

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 12 aprile 1989)

Roma, 12 aprile - N.R. - Marco Pannella ha dichiarato:

"I redattori di "Repubblica" scioperano.

Quelli de "Il Corriere della Sera" (già giustamente ridisceso a 880.000 copie), continuano a fare un giornale che, per molti aspetti, è sicuramente peggiore e meno democratico di quello di Tassan Din. I "soliti ignoti" di Milano continuano la loro politica di stampo mafioso contro chiunque rischi di disturbare coloro che hanno eletto a loro boss, e praticano ostracismo, slealtà dell'informazione, e disinformazione attiva. Gli altri, brava gente, ci hanno famiglia.

Oggi "Il Corriere della Sera", non ha dato nemmeno un rigo alla conferenza-stampa di Stanzani e Vigevano, Zevi e Bonino sul Congresso di Budapest. Se fosse stata tenuta da Cicciolina, lo spazio sarebbe stato assicurato. Ciascuno ha i suoi autori. Ilona è sicuramente la meno oscena, ed è per questo, probabilmente, che non ha la prima pagina.

D'altra parte, solamente in Italia la stampa è "libera" di massacrare le immagini e la verità, senza pagare almeno danni e pedaggi, come in Gran Bretagna, ma non solo lì. La vergogna è che la legge dell'editoria, e il suo grande garante, consentano tutto questo.

Occorrerà che d'urgenza si faccia un dibattito non solamente sulla RAI-TV, ma anche sulla situazione della stampa. E' urgente che lo si faccia prima delle elezioni, se non vogliamo che la "democrazia reale" di questa prova elettorale corrisponda a quella del terzo mondo, piuttosto che a quella europea.

Ne prenderemo l'iniziativa".

 
Argomenti correlati:
agenzia
corriere della sera
sciopero
budapest
stampa questo documento invia questa pagina per mail