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Cournot claude, Guissou Basile - 5 settembre 1989
Mozione approvata dal Consiglio federale di Roma (1-5 settembre 1989) sui diritti dell'uomo
Presentata da Claude Cournot e Basile Guissou

SOMMARIO: Mozione approvata all'unanimità (due astensioni) dal Consiglio federale del PR di Roma (1-5 settembre 1989). Propone specifiche iniziative per la difesa dei diritti dell'uomo, in particolare nei paesi del terzo mondo.

IL CONSIGLIO FEDERALE

- Considerati i rapporti presentati al Consiglio Federale sulla situazione in Africa, dal punto di vista dei rapporti tra il rispetto dei diritti dell'Uomo e le esigenze dello sviluppo economico, sociale, culturale e politico in un contesto ove la geografia umana non corrisponde alla geografia politica, ed esige l'approccio transnazionale;

- Considerate le complicità obiettive che esistono sul piano economico, finanziario, ecc., tra gli Stati colpevoli di violazioni dei diritti dell'Uomo, e gli Stati che si richiamano alla difesa dei diritti dell'Uomo;

- Considerate le prese di posizione di numerosi responsabili politici d'ogni parte del mondo, in favore del rispetto dei diritti umani e dei popoli;

il Consiglio Federale del Partito radicale transnazionale, riunito a Roma dal primo al 5 di settembre 1989, indica i tre seguenti obiettivi:

1) Completare, nell'ambito della prossima Convenzione di Lomé IV, i testi normativi, ed in particolare la Carta africana dei Diritti umani e dei popoli, adottata dalla 18a Conferenza dei capi di Stato e di Governo dell'Organizzazione dell'Unità Africana (OUA), nel giugno 1981 a Nairobi, Kenia, con un dispositivo di controllo dell'applicazione di questa Carta, come, ad esempio, una Corte di giustizia, alla quale ogni cittadino africano possa appellarsi;

2) Denunciare all'opinione pubblica le complicità di fatto tra Governi di Stati democratici e regimi dittatoriali, per esempio completando il Rapporto annuale di Amnesty International, con l'indicazione d'ogni tipo d'aiuto che i regimi democratici forniscono ai governi totalitari, assicurandone così il mantenimento al potere;

3) Ottenere che la Comunità internazionale riconosca, come dichiarava, il 31 maggio 1989, il Presidente della Repubblica francese Mitterrand, che "il dovere di non ingerenza si ferma laddove nasce il rischio di non assistenza", e dichiari che tale rischio di non assistenza comincia quando anche una sola persona è vittima di arbitrio.

4) Sostiene l'iniziativa di una Conferenza Nord-Sud entro il 1990.

Il Consiglio Federale, constatato che la forma transnazionale del Partito radicale non può che facilitare la riuscita delle azioni necessarie a questo obiettivo, invita i cittadini di tutti i paesi, specialmente di quelli africani, a portare il loro contributo in seno al Partito radicale, per il successo di quest'iniziativa.

 
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