SOMMARIO: E' ricostruita in questi testi la vicenda delle dimissioni di Marco Pannella dalla Camera dei Deputati; le questioni gravissime che con esse Pannella ha sollevato insieme al velo sporco e spesso di cui il Parlamento è ricoperto. Ecco dunque quel che l'ormai ex deputato ha scritto ai suoi colleghi, quel che ha detto in Aula, quel che a lui e ai problemi da lui sollevati è stato risposto; con l'esito a "sorpresa" dell'accoglimento delle dimissioni. E poi quel che si è detto della vicenda: in "Transatlantico", sui giornali, dai microfoni della Rai.
Di seguito i risultati della votazione e un commento di Marco Pannella.
(Notizie Radicali n.248 del 14 novembre 1989)
PRESENTI...................... 384
VOTANTI....................... 382
ASTENUTI...................... 2
FAVOREVOLI ALLE DIMISSIONI.... 222
LE RESPINGONO................. 160
Dall'analisi dei voti per gruppo emerge quanto segue:
DC presente con 160 deputati; se anche volessimo dire che solo il 25% di essi, cioè 40, hanno respinto le mie dimissioni... PCI presente con 126 deputati, Sinistra Indipendente presente con 13,
PSI presente con 38 deputati; se anche dicessimo che 30 hanno votato per le mie dimissioni... DP, Verdi, Federalisti Europei, erano presenti con 18 deputati; se anche volessimo ipotizzare che 4 hanno votato per accettare... PLI, PRI, PSDI erano in 10, ammettendo che in 4 non abbiano respinto le dimissioni; MSI, in 13, concedendo 5 voti favorevoli... MISTO in 5 (arcobaleno in 2!), in difformità dall'annunciato. Se così leggessimo i dati, arriviamo a 165 voti su 222. Ne mancano all'appello 57: il 41% che non possono non arrivare dai 139 eletti del PSI: il 50%, dunque.
Ed è questo che matematicamente deve essere dato per acquisito, se si opera con un minimo di onestà intellettuale. Ma, per onestà intellettuale, devo che aggiungere che ho certezze diverse, ed ancora più gravi. Non esiste che in un voto ufficiale di gruppo, espresso da una dichiarazione dell'onorevole Scalfaro per conto del capogruppo Scotti, vi siano stati meno di 60 deputati a seguirli e 100 a tradirli (ad esser ancora molto di sotto della probabile realtà). Non esiste che nei gruppi di DP, Verdi, misto Arcobaleno, vi siano stati 4 deputati che abbiano votato con Silvano Labriola. Ho la personale convinzione che nel gruppo socialista non vi siano stati più di 20 (a dir molto) a seguire i Piro ed i Labriola, i Sanguineti. E' dunque probabile che una forte maggioranza degli eletti del PCI abbiano concorso in maniera massiccia al sorprendente risultato, sorprendendo gli stessi deputati dell'Intergruppo CAF che non potevano immaginare di rappresentare, da soli, il 60% del parlamento.
Morale da trarne: sono stato ahimè "cacciato" dalla maggioranza della DC, del PSI, del PCI. Nessun dolo, tranne che nel PSI, e non da parte della presidenza del gruppo del PSI, nei gruppi dirigenti dei parlamentari PCI e DC. Assoluta estraneità del PCI in quanto tale, della segreteria del partito. Ma questo dimostra il grado di sciattezza, di confusione che si sta affermando in quel partito.