SOMMARIO: E' ricostruita in questi testi la vicenda delle dimissioni di Marco Pannella dalla Camera dei Deputati; le questioni gravissime che con esse Pannella ha sollevato insieme al velo sporco e spesso di cui il Parlamento è ricoperto. Ecco dunque quel che l'ormai ex deputato ha scritto ai suoi colleghi, quel che ha detto in Aula, quel che a lui e ai problemi da lui sollevati è stato risposto; con l'esito a "sorpresa" dell'accoglimento delle dimissioni. E poi quel che si è detto della vicenda: in "Transatlantico", sui giornali, dai microfoni della Rai.
(Notizie Radicali n.248 del 14 novembre 1989)
Pannella è stato deputato quattro volte e quattro volte si è dimesso: tre volte dopo circa due anni e mezzo, nella ottava legislatura dopo poco più di un anno.
VII legislatura > elezione 1976.......dimissioni gennaio 1979
VIII legislatura > elezione 1979.......dimissioni novembre 1980
IX legislatura > elezione 1983.......dimissioni dicembre 1986
X legislatura > elezione 1987.......dimissioni ottobre 1989
La durata della settima, dell'ottava e della nona legislatura è stata inferiore a quella ordinaria di cinque anni per lo scioglimento anticipato delle Camere.
Nella storia del Parlamento nazionale sino a ieri tutti quei deputati che avevano espresso il desiderio di andarsene erano stati affetttuosamente trattenuti da un voto unanime del Parlamento.
GIANFRANCO PIAZZESI, Corriere della Sera
Pannella avrebbe dovuto sapere che in questo paese le dimissionmi non sui danno mai, neanche per scherzo. Non gli vale come scusante l' essere invecchiato nei luoghi della polica ripetendo 'me ne vado' e restando immancabilmente al suo posto, immobile monumento al movimentismo.
SALVATORE SCARPINO, Il Giornale
Troppe volte Pannella si è dimesso da deputato, sicuro che il suo gesto sarebbe stato respinto al mittente. E gli era andata sempre bene. Una cosa è certa: d'ora innanzi ci penserà due volte prima di rassegnare le dimissioni. Qui ti soffiano la sedia appena stacchi il sedere, caro Marco.
GIUSEPPE GIACOVAZZO, Il Mattino
Pannella ha sbagliato nel dare le dimissioni. Sono tipiche dimissioni all'italiana, presentate per essere respinte.
GUIDO GEROSA, Partito Socialista, senatore
Pannella si è dimesso, ma chiedeva che non lo si prendesse sul serio; e siccome per una volta è accaduto, si accende.
VALTER VECELLIO, Avanti!
Dimissioni accettate davvero. Ed è la prima volta.
GIORGIO BATTISTINI, La Repubblica
Paolo Grassi che conosceva la piazza ammoniva: "In Italia le dimissioni non bisogna darle perchè le accettano". Anche Marco ci contava, prima si annuncia il congedo e il coro intona "No non ci lasciare" e poi si fa subito marcia indietro: è un copione di cui è previsto e scontato il finale.
ENZO BIAGI, Corriere della Sera