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Centro d'Ascolto - 14 novembre 1989
Informazione drogata
A cura del Centro d'Ascolto

SOMMARIO: Il Centro d'Acolto sulla Rai-tv documenta sette mesi di informazione di regime sulla droga, a partire da aprile dal prestigioso convegno do fondazione della LIA, dove tutti i partecipanti furono "imbavagliati". Mentre manca qualsiasi informazione sul dibattito al Senato, i dati dimostrano due cose: che gli unici a parlare sono stati i proibizionisti e che i giornalisti hanno megafonato una sola posizione politica: quella del PSI.

(Notizie Radicali n.248 del 14 novembre 1989)

Il rullio dei tamburi sta raggiungendo l'acme. I suonatori ingaggiati stanno ormai dando fondo a tutta la loro consumata perizia. La Mobilitazione Generale è in marcia. Le cartoline precetto, causa delle ben note disfunsioni amministrative di alcune municipalità nostrane, tardano a giungere nelle nostre case.

Ma ormai il più è fatto e nessuno più dubita che mezzi desueti come le cartoline-precetto abbiano fatto ormai il loro tempo, ora che in ogni casa perbene c'è un televisore, che, molto probabilmente nelle ore giuste si sintonizza sui patri telegiornali, così che tutta la famiglia possa ascoltare le grida ("grida" in tutti i sensi, anche nel senso della sguaiataggine) dell'Autorità.

E' vero , purtroppo, che l'italiano è un po' smidollato e che - hai voglia ad esibire mascelle volitive! - proprio non se la sente, non gli va, insomma quando sente parlare di Mobilitazione Generale per parecchio tempo fa finta di non sentire:

E giu' i suonatori a rullare ancora più forte!

Le tute mimetiche rispuntano fuori, spolverate e lucidate per l'occasione. Si intervistano Generali. Il tono si fa concitato.

Per l'occasione - come sempre avviene quando il nemico è individuato - il Lavater e Cesare Lomboso tornano di attualità. E la fisionomia, i gesti, la mimica del Nemico vengono riprodotti, e continuamente riproposti in immmagini sapientemente costruite. Così il poveraccio con siringa nel braccio, i volti disfatti,il corpo smagrito, vestiti poco più che cenciosi; e latrine, parchi pubblici che certo poco somigliano alle immagini patinate del Central Park, stazioni ferroviarie, interni di camere dove tutto parla di un disfacimento progressivo, dell'anima e del corpo.

Poco importa poi che un segmento importante del consumo di droga sia rappresentato (ora come sempre) dall'alta borghesia.

Nessuno lo rappresenta: e chi se la sentirebbe, infatti, di scendere in guerra contro gli yuppies della City?

Poi più niente, proprio niente; addirittura è scomparso del tutto, non esiste, che ci interessa in fondo del fatto che l'alcool uccide e continua ad uccidere più della droga?

Ma l'avete visto cosa sta succedendo in Colombia? Ma volete forse che un simile stato di cose si instauri anche in Italia o, comunque, nel nostro civilissimo Occidente? Badate che ci siamo vicini. Giustamente il buon Biancacci (TG2 ore 19.45 del 14/09/89) si indigna. pensate a Zurigo (addirittura! ma come, proprio loro?)

una certa signora Liberhel (da additare all'esecrazione pubblica)

"era riuscita a far passare una sua proposta di legge per distribuire gratuitamente le droghe pesanti ai tossicodipendenti.

Per fortuna - è sempre Biancacci a parlare, siamo noi a sottolineare - stanotte con una decisione presa d'urgenza (davvero

" per fortuna" altrimenti, quanto meno avremmo dovuto richiamare il nostro ambasciatore a Berna e, non si sa mai, il generale Angioni) dalle autorità del grande cantone di Zurigo che sovrintende anche alla città è stato deciso di respingere la proposta della signora Liberhel. La motivazione adottata è senza mezzi termini: la droga uccide. Sonia (senza stacco, di continuo)

questa bella ragazza di 19 anni "E giù con le immagini di Sonia che - occorre dirlo? - non indossa un elegante tailleur blu e, forse, non frequenta spessissimo il parrucchiere. Ineffabile Biancacci!Anche Sonia ci mette. Ma non si è sempre detto, a lode postuma dei Grandi, che lo zelo eccessivo infastidisce? Non sarà questo il caso, oppure non ci sono Grandi in giro.

Intanto quei petulanti degli antiproibizionisti vengono liquidati come segue: "Per Marco Pannella la strategia internazionale di lotta intransigente alla droga è una follia e sta intaccando i fondamenti della civiltà giuridica occidentale" (TG1 ore 20.00 del 17/09/89) Dare per scontato quali siano i "fondamenti" della civiltà giuridica occidentale e passare oltre appare quantomeno una forzatura. Ma queste sono sottigliezze e, per i radicali, badare alle sottigliezze proprio non vale la pena: si sa, sono solo rompiscatole di professione, non sono seri, come dire...amano "transigere" e l'intransigenza, si sa, è per maschi veri, con mascelle volitive.

Quanti luoghi comuni e quante falsità! Ma in queste falsità ci hanno relegato. Forse tra qualche mese, tra qualche anno al massimo, il povero Damiani, non sarà costretto a ripetere ai telespettatori che "i radicali sono favorevoli (favorevoli!!!) ad una logica antiproibizionistica e con numerosi emendamenti diciamo (eh sì, diciamolo!) puntano a ritardare l'approvazione della legge" (TG1 ore 20.00 del 19/09/89).

 
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