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Pannella Marco - 12 dicembre 1989
CATANIA: PANNELLA RINGRAZIA I CONSIGLIERI COMUNALI PETTINATO, GIUSSO E LIPRANDI "PER AVER SAPUTO ASSICURARE IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI ASSUNTI CON LA CITTA' DI CATANIA E L'ELETTORATO DELLA LISTA 'PER CATANIA CIVICA, LAICA, VERDE." PROPOSTA D' INCONTRO.
LA DICHIARAZIONE DI IERI DI PANNELLA.

SOMMARIO: Esorta i consiglieri comunali di Catania a non "personalmente immolarsi" in "soccorso misericordioso" del sindaco Ziccone. Sarebbe un errore "se egli avesse carico di rappresentanza degli elettori della lista civica, laica, verde". Non si può "rendere in forza il potere di governo al vecchio binomio DC-PSI", PCI e PRI devono "proporre una credibile e possibile alternativa". Enzo Bianco non può continuare a muoversi per il "tanto peggio, tanto meglio". Pannella si dichiara pronto a dare il suo impegno per una giunta Bianco o a una giunta Ziccone con "la DC in minoranza" e l'appoggio pieno di PRI, PCI e Lista laica civica e verde". Dà notizia anche di un telegramma di ringraziamento inviato ai tre consiglieri della lista verde Pettinato, Giusso e Liprandi.

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 12 dicembre 1989)

Catania, 12 dicembre -N.R.- Pannella ha oggi inviato un telegramma di vivissimo ringraziamento ai tre consiglieri comunali della lista 'Per Catania Civica, Laica, Verde', Saro Pettinato, Luigi Giusso e Liprandi "Per aver saputo, in circostanze particolarmente difficili assicurare il rispetto degli impegni assunti con la città di Catania e l'elettorato della Lista. E' grazie alla vostra intelligenza ed onestà politica che posso restare anch'io ancorato alla nostra bella e necessaria battaglia. Vi propongo di incontrarci noi quattro quanto prima."

Riportiamo di seguito la dichiarazione resa ieri da Marco Pannella sulla situazione del Comune di Catania:

»Chi oggi dovesse decidere di personalmente immolarsi sull'altare del soccorso misericordioso al sindaco Ziccone in difficoltà condannerebbe la città, oltre che lo stesso sindaco, al peggiore dei governi possibili. Eserciterebbe un suo diritto in modo legittimo: ma politicamente commetterebbe un esecrabile errore, se egli avesse carico di rappresentanza degli elettori della lista civica, laica e verde. Ho il dovere di esprimere la mia opinione, in tal caso, ben sapendo che essa è e vuole essere del tutto disarmata e opinabile.

Il sindaco Ziccone ha l'indubbio merito di aver proposto al possibile blocco o gruppo dei sedici consiglieri eletti nelle liste del PCI, del PRI e della lista CLV di far parte del governo della città da lui diretto, con proclamazione di ampia apertura sia programmatica sia gestionale.

Eletti comunisti ed eletti repubblicani hanno a mio avviso il dovere di proporre una credibile e possibile alternativa; o, se non sono in condizioni di farlo, non possono secondare il disegno socialista e di una parte della DC di restaurare il peggio degli anni settanta e ottanta e di condannare ad esso la città.

Occorreva ed occorre quindi operare per incalzare repubblicani e comunisti, e ogni altro consigliere comunale disposto a costituirsi in gruppo con loro e con i consiglieri eletti nella lista CLV, perchè non collaborino al disegno evidente di rendere in forza il potere di governo al vecchio binomio DC-PSI e loro dipendenti, che Ziccone ha per il momento dimostrato di non volere resuscitare malgrado le pressioni o i calcoli che sicuramente dietro di lui vanno in tal direzione.

Enzo Bianco non può continuare nella sua attuale posizione che sembra essere quella del tanto peggio tanto meglio, nè può attendersi di tornare a fare il sindaco come lo ha fatto la prima volta, soprattutto per volontà, determinazione, progetto e lungimiranza altrui; nè può continuare a rifiutarsi di ascoltare l'appello che gli viene dalla città perchè si muova non come notabile partitocratico ma come rappresentante di quella parte della città che vuole il proseguirsi della riforma civile ed il superamento degli steccati e delle miserie partitocratiche.

Abbia il coraggio di ricandidarsi politicamente a sindaco.

Potrà contare sul nostro appoggio; ma se questo non ritiene di poter fare accetti allora d'essere vicesindaco compiendo il suo dovere di servire la città e di mantenere i propri impegni sostanziali anche in posizione meno lusinghiera e personalmente meno vantaggiosa: altrimenti, repubblicani e comunisti sappiano che, a meno di ipotesi che non voglio nemmeno avanzare, nessuno commetterà l'errore di andare a raccogliere le briciole del triste festino cui la restaurata gestione DC-PSI e accoliti, di tristissima memoria, non potrà non ridurre di nuovo il governo della città.

Personalmente sono pienamente disposto a dare il mio massimo contributo politico e civile ad una giunta Bianco, o a una giunta Ziccone nella quale la DC sia minoranza e con il pieno impegno dei sedici eletti del PRI, del PCI e della lista CLV; altrimenti sarò, con la parte più matura e rigorosa della città, all'opposizione sia del governo sia dell'opposizione, sia della maggioranza sia della minoranza, partitocratiche l'una non meno dell'altra.

 
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