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Pannella Marco - 30 ottobre 1991
Censurare i radicali quasi un gioco di società
di Marco Pannella

SOMMARIO: "Interessa, sia pure un minimo", la notizia che il consiglio federale del partito radicale sta per aprirsi a Belgrado? Lo chiede Pannella, il quale rincara elencando tutte le ragioni, cioè tutte le notizie sul suo partito, che potrebbero ben apparire, e invece non appaiono, sulla stampa e sui massmedia: i referendum, le iscrizioni di parlamentari dell'ex Jugoslavia, il digiuno in corso, ecc...: "Siete certi che le prossime elezioni non saranno in parte non secondaria determinate da nostre iniziative", come accadde per le europee? "Siete certi che non siamo la sola forza politica [...] che cerchi di svolgere una azione conseguente a quella dei vostri editorialisti e inviati...?" Il consiglio federale si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre all'Hotel Continental ed io, continua e conclude Pannella, "sono ottimista".

(IL CENTRO, 31 ottobre 1991)

CARO DIRETTORE,

prometto: è l'ultima volta, per un paio d'anni... Spero che sia tu a leggere questo »breve (!) messaggio. Il nostro consiglio federale, del partito radicale intendo, inizia giovedì sera e prosegue fino a domenica sera...

Di per sé, se l'informazione vi interessa sia pure un minimo, e non solamente quella ufficiale, dei partiti e della gente »in , per bene, intendo, ce ne sarebbe a iosa: a che punto è? Chi fa parte e chi partecipa a questo consiglio federale? Perché Zagabria? Perché - oltre i motivi di terza pagina, gozzaniani - Pannella e centocinquanta studenti di Dubrovnik con lui, continuano a digiunare?

Cosa sta succedendo ai referendum, in particolare a quelli radicali? Perché Tognoli, Raffaelli e molti altri si sono iscritti? O Carlo Ripa di Meana? Perché, e quali sono, dieci parlamentari rumeni, una ventina dell'ex-Urss, altri cecoslovacchi, ungheresi, oltre a ucraini, sloveni, croati fanno parte di questo consiglio federale e del partito?

Come mai la Konsomolskaya Pravda ha dedicato due pagine, in due diverse occasioni, al Pr? Perché Tudjman, il suo vice Tomac, il presidente del consiglio, il ministro degli esteri, tutti i partiti del Kossovo, a cominciare dal presidente del disciolto parlamento saranno con noi?

E, in Italia, siamo vieti o vietati? Ti sei mica accorto che »Repubblica aveva criticato l'assenza del »finanziamento pubblico fra i referendum, ed ora che c'è, lo censura? E non è divertente leggere su »Il Giornale , giorno dopo giorno, l'elenco dei comitati Segni, e vi legga sopra: pds, pds, pds, pds, pds, pds, acli, acli, ecc... Mentre con un suo editoriale Montanelli aveva annunciato che avrebbe appoggiato i »sette (non sei) referendum?

Vuoi le presenze a Tg1 di La Malfa (oppositore), di Fini (oppositore), senza confronti con il passato, e la prova dell'assenza totale, anche di menzioni, su tutti i telegiornali, Rai-Tv e Fininvest, senza eccezione, del partito radicale, oltre che mia personale.

Eppure, se non vado errato, di questo partito sono gli unici tavoli visibili (a parte quelli »Segni del Pds, pochissimi) nelle strade italiane. Eppure lo stato maggiore verde, ieri ostile, oggi è iscritto, o vicinissimo, al Pr?

Eppure i referendum Segni, con l'uninominale ad un turno, sono o non sono il risultato della nostra solitaria pressione, visto che Segni e C. sono tutti contro il sistema anglosassone?

Siete certi che le prossime elezioni non saranno in parte non secondaria, determinate da nostre iniziative, come quando vi furono le »europee e realizzammo ufficialmente quella »cintura di castità nei confronti del Psi di allora, che colorò quella stagione politica, con liste »italiche, antiproibizioniste , verdi arcobaleno, verdi, e un sostegno al Pci, in nome del suo cambiamento, mentre in nome di Tien-An-Men si cercò di sbarazzarsene?

Siete certi che non siamo la sola forza politica, esistente semmai più che mai, sul piano organizzativo e di lotta politica, che cerchi di svolgere anche in politica una azione conseguente a quella dei vostri editorialisti e dei vostri inviati sul fronte jugoslavo, dell'est europeo, della comunità, del Medio Oriente?

Siete certi che il nostro giornale »Il partito nuovo , che è al quarto numero, ma che raggiunge in trentasette paesi, in sedici lingue, una gran parte (quasi cinquantamila) eletti democratici, parlamentari, nel mondo, non valga nemmeno una menzione?

Siete certi che basta dire e scrivere, ogni giorno, che la partitocrazia è logora, consunta, deteriore e pestilenziale, che stiamo »entrando nell'Africa e uscendo dall'Europa, per poi fare credito di informazione e di politica di analisi e di importanza a chi ne ha fatto parte per quarant'anni, e censurare completamente un partito che anche sul piano delle regole, delle forme, degli obiettivi, è solidamente »altro , da oltre un paio di decenni, scontando ogni giorno con la propria crisi governativa la crisi del sistema, del regime, della società, pagando la sua moralità strenua, collettiva prima ancora che individuale, con il fastidio che si ha per chi non è solamente un moralista, e propone forse qualche fastidio a chi non può dire a se stesso altrettanto, a quasi tutti?

Il consiglio federale si tiene, come già detto, dal 31 ottobre al 3 novembre. Si parte con un volo pressoché riservato alle 8,50 del 31 per Trieste, si prosegue in pullman per Zagabria, si arriva all'hotel Intercontinental, ottimo, dove si tiene il consiglio.

Come vedete, come vedi, sono ottimista. Non occorre, comunque, risposta. Grazie.

 
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