SOMMARIO: La mozione dei deputati radicali del Gruppo parlamentare federalista europeo con la quale si propone di incaricare il Presidente della Camera di sollevare ricorso davanti alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato nei confronti del Governo, quale organo responsabile di aver consentito la stipula dell'accordo fra i servizi informativi italo-statunitensi del 28 novembre 1956, con il quale è stata costituita la organizzazione clandestina Gladio-Stay Behind, con procedura lesiva delle competenze costituzionali della Camera in materia di autorizzazione e ratifica dei trattati internazionali.
(CAMERA DEI DEPUTATI - X EGISLATURA - SEDUTA DEL 29 NOVEMBRE 1991 - DOCUMENTO N.1-00575)
MOZIONE
La Camera,
vista la "Prerelazione" della Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi "in ordine alle vicende connesse all'operazione Gladio", trasmessa alla Presidenze della Camera dei deputati il 9 luglio 1991;
visti i pareri di legittimità costituzionale sull'organizzazione clandestina STAY BEHIND-GLADIO contenuti nei seguenti documenti acquisiti dalla Commissione parlamentare d'inchiesta:
- Parere dell'Avvocato Generale dello Stato reso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 7 gennaio 1991;
- Sentenza di incompetenza del Giudice Istruttore di Venezia nel procedimento penale 1/89 A G.I. del 10 ottobre 1991;
- Parere pro veritate del Prof. Giuseppe Volpe, Ordinario di Diritto Costituzionale nell'Università di Pisa del 29 ottobre 1991;
rilevato che l'istituzione della organizzazione clandestina Stay Behind-Gladio non può essere configurata come atto di esecuzione del Trattato Nato poiché è avvenuta attraverso un accordo bilaterale concluso dai Servizi informativi italo-statunitensi il 28 novembre 1956 e non dai Governi dei due paesi, in violazione quindi delle procedure stabilite dagli articoli 9 e 11 del Trattato Nato ratificato con legge 1 agosto 1949 n.465;
rilevato che, anche successivamente alla sua costituzione, l'organizzazione clandestina Stay Behind-Gladio non è mai stata ricondotta sotto l'organizzazione e la direzione della Nato;
rilevato che l'"Accordo fra il servizio informazioni italiano ed il servizio informazioni USA relativo alla organizzazione ed all'attivazione della rete clandestina post-occupazione (Stay Behind) Italo-Statunitense" del 28 novembre 1956 rientra, per il suo contenuto (la natura politica, la rilevanza in relazione al funzionamento dell'apparato statale, gli oneri alle finanze) in una delle categorie di trattati per le quali l'art. 80 della Costituzione impone la partecipazione del Parlamento alla loro formazione attraverso la legge di ratifica;
rilevato quindi che gli accordi stipulati fra i Servizi di informazione italiano e statunitense, in forza dei quali è stata predisposta l'organizzazione italo-statunitense STAY BEHIND-GLADIO, risultano illegittimi per violazione degli articoli 80, 72, comma 4· e 87, comma 8·, della Costituzione poiché carenti dell'autorizzazione legislativa delle Camere e della ratifica del Presidente della Repubblica;
rilevata infine la necessità di provocare l'annullamento, in quanto illegittimi, dell'Accordo del 28 novembre 1956 e degli altri accordi intervenuti successivamente, nonché dei loro effetti ancora perduranti;
Incarica il Presidente della Camera
di sollevare ricorso davanti alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato nei confronti del Governo, quale organo responsabile di una procedura lesiva delle competenze costituzionali della Camera in materia di autorizzazione e ratifica dei trattati internazionali.
Roberto Cicciomessere
Giuseppe Calderisi
Emma Bonino
Sergio Stanzani
Alessandro Tessari
Giovanni Negri
Mauro Mellini
Bruno Zevi