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Aglietta Adelaide - 31 marzo 1992
LETTERA DEL PRESIDENTE DEL GRUPPO VERDE AL PARLAMENTO EUROPEO ADELAIDE AGLIETTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELL'UCRAINA LEONID KRAVCHUK

Mr.LEONID KRAVCHUK

Presidente della Repubblica

dell'Ucraina. - KIEV

Bruxelles 31 marzo 1992

Signor Presidente,

mi rivolgo a Lei per portarla a conoscenza (allegandole i documenti relativi approvati dall'assemblea il 12 marzo 1992) di quanto il Parlamento Europeo ha appena deciso in relazione al problema della pena di morte, auspicandone l'abolizione ovunque essa sia ancora contemplata.

Lo faccio avendo avuto il privilegio di essere relatrice di questo rapporto ed essendo fondamentalmente convinta che il suo paese, che è uscito da un lungo periodo di non libertà e di non democrazia e che sta faticosamente cercando di organizzarsi secondo i principi di uno stato di diritto, potrebbe divenire un alfiere esemplare di questa grande battaglia di civiltà.

Non Le ripeterò le ragioni che mi fanno ritenere che questo passo -l'abolizione della pena di morte - sia il primo da compiere nel percorso della affermazione e della difesa dei diritti umani, essendo il diritto a vivere quello primario, in quanto fra l'altro strumentale al godimento di ogni altro diritto. Lei conosce per altro certamente che tale concetto è oramai acquisito e codificato nel diritto internazionale - Convenzione Europea dei diritti dell'uomo, Patto delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici - e che quindi l'abolizione della pena di morte rappresenti per i paesi che ancora la contemplano il segno più leggibile di una svolta e di una volontà di divenire attori principali della costruzione di quella "era nuova" dei diritti umani e della democrazia, di cui tanto si parla.

Forte di queste convinzioni e di queste speranze, mi permetto di chiederle tre passi successivi che potrebbero portare l'Ucraina ad essere uno dei paesi trainanti in questa battaglia di civiltà:

1) bloccare l'esecuzione della condanna a morte di Oleg Makoveckij per il quale so essere in corso una campagna da parte del Partito Radicale cui io stessa appartengo;

2) bloccare l'esecuzione di tutte le condanne a morte già pronunciate in via definitiva;

3) avviare le procedure necessarie affinchè le istanze democratiche competenti cancellino dai codici penali la pena di morte per qualsiasi reato essa sia previsto, anche per i più gravi;

Ovviamente sarebbe utile dare ampia informazione in ogni sede nazionale e internazionale di questa iniziativa e delle vostre conseguenti decisioni.

Mi permetta, signor Presidente, di affidarle tutte le mie speranze che questa, che io ritengo una istanza di libertà e di democrazia fondamentale, possa trovare nelle sue decisioni ed in quelle delle istanze democratiche del suo paese un momento di forza e di crescita.

Ringraziandola per l'attenzione La prego di ricevere, Signor Presidente, i sensi della mia più alta stima.

Adelaide Aglietta

Presidente del Gruppo Verde al Parlamento Europeo

 
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