Intervista. La radicale Emma Bonino polemizza con SegniSOMMARIO: Pannella è uno dei rari politici che si è sempre esposto in prima persona per le sue idee, senza accettare compromessi e senza vendersi per una poltrona. Bossi, prima dimostri che non venderà le sue 'truppe' alla prima poltrona che gli sarà offerta, poi nè riparleremo..."
(PAESE SERA, 3 aprile 1992)
PANNELLA simbolo elettorale o che altro? Emma Bonino non ha dubbi si tratta di un modo per personalizzare il voto sulla falsa riga del sistema uninominale anglosassone. Polemica con tutti l'esponente radicale non risparmia nè Segni nè Giannini.
On. Bonino, Lei che è nella sua lista che dice, Pannella è un simbolo o un Leader politico?
"E' uno dei rari politici che si è sempre esposto in prima persona per le sue idee, senza accettare compromessi e senza vendersi per una poltrona. E la gente lo sa. Perché quasi tutti almeno una volta, si sono trovati ad incontrare le sue, le mie, le nostre battaglie. Si sono trovati ad avere "bisogno" dei radicali. Da questo nasce la decisione di inventare per la prima volta in Italia una lista che indichi chiaramente non solo un programma ma anche il leader che candidiamo a gestirlo. Come in tutti i paesi anglosassoni dove non bastano le promesse ma serve anche la credibilità del candidato, della sua storia politica e personale".
Ma il sistema anglosassone è applicabile da noi?
"Funzionerebbe a meraviglia purché sia veramente come proponiamo: come negli Stati Uniti, persona contro persona, due o tre partiti al massimo, chi ha più voti governa, gli altri esercitando il potere di controllo. Una ventata di pulizia che spazzerebbe via il consociativismo partitocratico in cui siamo impantanati e restituirebbe all'elettore il diritto di decidere da chi vuol essere governato".
Sui referendum c'è polemica o divisione tra Pannella, Segni e Giannini...
"Se invece dell'ipotesi 'americana' che descrivevo avremo votazioni a doppio turno, alla francese, quegli stessi guasti che vorremmo eliminare rimarranno tutti. E magari si aggraveranno. Per necessità di mediazione, Segni e suoi sembrano ridursi proprio a questo. Quanto alla Lista di Giannini posso dire che il Partito Radicale ha fatto di tutto per aiutarli. Ma poi ho sentito da Zeri in televisione che loro non hanno niente da spartire con i radicali. Bah...".
Il termine "partitocrazia" inventato mi pare, da Pannella è adesso sulla bocca di tutti, anche su quella di Bossi...
"Accade sempre così grazie ad una stampa che consente per esempio al PRI di La Malfa di presentarsi come il campione dell'antipartitocrazia dopo aver condiviso fino l'altro ieri con la DC fino all'ultima Usl. Magari comincerà ad utilizzarla anche Forlani... Quanto a Bossi, prima dimostri che non venderà le sue 'truppe' alla prima poltrona che gli sarà offerta, poi nè riparleremo...".