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Pannella Marco - 14 aprile 1992
PANNELLA: OCCORRE DIBATTERE E NON FALSIFICARE LA REALTA' DEI RISULTATI POLITICO-ELETTORALI DEI VERDI, CHE SONO CHIARAMENTE UN MEZZO-DISASTRO, ALMENO TANTO NEGATIVI QUANTO QUELLI DELLA DC E DEL PDS.

SOMMARIO: Contesta ai Verdi l'esiguità dei risultati elettorali conseguiti: la "Lista Verde è sconfitta almeno altrettanto, se si giudica il risultato della DC e quello del PDS come sconfitte". Anche l'incremento vantato è tutto da verificare: semmai è dell'ordine dello 0,15 e non dello 0,3% . Si tratta piuttosto di un "dimezzamento vero e proprio". Anche il successo al Senato, in Piemonte, è dovuto sopratutto al fatto che la Lista Pannella non aveva presentato propri candidati, concentrando i suoi suffragi su Pina Grassi.

(NOTIZIE RADICALI agenzia, 14 aprile 1992)

Mi spiace disturbare. Come sempre. Ma uno dei misteri di questo dopo-elezioni è proprio dato dall'interpretazione dei risultati elettorali della lista verde e - ancor più - dalle conseguenze politiche che se ne traggono nel mondo verde ed in quello partitocratico, e della sua informazione. La "lista verde" è sconfitta almeno altrettanto, se si giudica il risultato della DC e quello del PDS come sconfitte. Anche l'incremento con il 1987 andrebbe verificato: poichè i verdi non erano presenti in Sardegna ed in Val d'Aosta, anche a prescindere dalle particolari caratteristiche del voto verde a Trieste in questa tornata, a conti fatti, il cosiddetto incremento è dell'ordine dello 0,15, non dello 0,3. Quisquiglie. Ma per un movimento che nel 1987 si presenta per la prima volta, che nel frattempo viene irrobustito da una parte cospicua dei parlamentari e dei quadri di DP e del PR, che nel 1989 alle elezioni europee ottiene nel complesso il 6,2% e nelle regionali il 5% dei voti, si tratta di un dimezzamento vero e p

roprio dei risultati elettorali. Come giustamente è stato fatto rilevare dai dirigenti verdi in più occasioni, la lista verde poteva contare, oggi, su moltissimi (un paio di migliaia?) consiglieri comunali, con le posizioni di responsabilità conseguenti negli enti locali di governo e di sottogoverno; oltre all'effetto immagine che i successi francesi degli ecologisti non dovrebbero aver del tutto mancato di dare.

Al Senato l'elezioni di due senatori su quattro sono dovute ad una lista comune (in Campania) ed alla non presentazione della Lista Pannella al Senato in Piemonte, dove altrimenti non vi sarebbe stato eletto verde e men che mai Pina Grassi. Perchè intervenire con queste notazioni? Perchè il gruppo dirigente verde ha la responsabilità politica di questo disastro, di aver operato in ogni modo per sabotare qualsiasi possibilità di una diversa piattaforma politico-elettorale e mostra di voler persistere, soddisfatto, nell'errore, con metodi di gestione del potere interno che sembrano tratti da qualche vecchio manuale partitocratico. Questi comportamenti mi addoloravano, prima delle elezioni, quando potevo ancora sperare di aver torto. Ma, oggi, mi coinvolgono e mi obbligano alla responsabilità di un dibattito pubblico e diretto, fra compagni ed amici che hanno e devono sempre più avere comunanza di lotte, di speranze e - anche - di esperienza e di principi politici.

 
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