SOMMARIO: Il testo della mozione approvata all'unanimità (con due astensioni) dal Consiglio generale del Coordinamento radicale antiproibizionista. Fra l'altro s'invita il segretario a convocare il Congresso a Bologna nei giorni 21-22 novembre 1992 e si esprime un giudizio negativo sui due decreti annunciati dal Governo sui detenuti malati di Aids e tossicodipendenti che forniscono una risposta inadeguata elusiva ed inefficace al problema del sovraffollamento delle carceri determinato direttamente dalla legge Iervolino-Vassalli.
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Il Consiglio Generale del CORA, riunito a Roma dal 10 al 12 luglio, nel secondo anniversario della legge Jervolino-Vassalli, udite le relazioni del segretario e del tesoriere le approva,
udite inoltre le relazioni di
- Vanna Barenghi sulla prossima conferenza delle città europee al centro del traffico di droga (Bologna - novembre 1992),
- di Grazia Zuffa sulla formazione dell'intergruppo antiproibizionista,
- di Rita Bernardini sulle iniziative nonviolente e sulla difesa del referendum sulla legge Jervolino-Vassalli,
- di Carla Rossi sull'attività dell' OLD,
- di Lucio Bertè sulle iniziative giudiziarie e nonviolente contro il decreto De Lorenzo sul metadone;
ESPRIME vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal segretario, dal tesoriere, e da tutti i militanti del CORA che sono riusciti a realizzare una mole di attività politica imponente pur di fronte a difficoltà economiche tangibili a causa dell'assenza di una efficace campagna di iscrizione;
SALUTA con piena e convinta soddisfazione la costituzione in parlamento di un "intergruppo antiproibizionista" al quale hanno aderito sinora oltre cento parlamentari appartenenti a quasi tutti i gruppi politici; costituzione che è stata resa possibile anche grazie alle decisioni del CORA di sostenere nella passata campagna elettorale gli antiproibizionisti candidati nelle varie liste;
auspica infine che gli aderenti all'intergruppo trovino nel CORA e nel Partito Radicale una ragione di maggiore militanza politica antiproibizionista;
ESPRIME il profondo ringraziamento al Partito Radicale transnazionale per il contributo economico stanziato ai fini della federazione e del rilancio delle attività della Lega Internazionale Antiproibizionista che consentirà una maggiore e specifica azione antiproibizionista più che mai necessaria sul piano transnazionale e la maggiore disponibilità del CORA a operare in Italia.
PRENDE ATTO del rinvio del congresso del CORA dovuto alla concomitanza del dibattito sulla fiducia al governo che avrebbe pregiudicato la possibilità di partecipazione dei parlamentari iscritti;
ribadisce quanto deliberato a Roma il 30/31 gennaio 1992 sulla centralità del dibattito sull'organizzazione del Cora al prossimo congresso;
invita il segretario a convocare il Congresso a Bologna nei giorni 21-22 novembre 1992;
ESPRIME piena soddisfazione per l'attuazione del deliberato congressuale sulla Risoluzione di Francoforte in relazione alle iniziative che hanno consentito la convocazione della "terza conferenza delle città europee al centro del traffico della droga" a Bologna dal 18 al 20 novembre prossimo e che vede il Cora con la Vicesegretaria Vanna Barenghi tra gli organizzatori;
AUSPICA il pieno impegno di tutti gli antiproibizionisti per il raggiungimento della più ampia e convinta adesione delle città italiane alla conferenza.
CONSIDERA i due decreti annunciati dal Governo sui detenuti malati di Aids e tossicodipendenti una risposta inadeguata elusiva ed inefficace al problema del sovraffollamento delle carceri determinato direttamente dalla legge Iervolino-Vassalli, come costantemente denunciato dal CORA, ma anche concreta ammissione del fallimento della pretesa "pedagogica" della legge. Invita i parlamentari iscritti e aderenti al CORA ad assumere tutte le iniziative necessarie ad imporre, durante la discussione dei decreti, una riflessione sull'urgenza dell'abrogazione delle norme più inique e intollerabili della legge 162/90.
RICHIAMA la mozione approvata al termine della sessione speciale del Consiglio Generale del CORA sul tema "Antiproibizionismo sulla droga e politica criminale contro la mafia dopo l'assassinio di Libero Grassi": il crescente potere delle forze del narcotraffico e le nuove stragi mafiose, culminate nell'assassinio del giudice Falcone, impongono infatti l'assoluta urgenza di assumere la politica antiproibizionista come determinante nella definizione della politica contro la criminalità organizzata.
DENUNCIA l'ostracismo sistematico dei mezzi d'informazione ed in particolare del servizio pubblico radiotelevisivo nei confronti delle tesi e delle iniziative antiproibizioniste ancor più evidente e grave con l'avvicinarsi della scadenza referendaria sulla quale è indispensabile e indifferibile la promozione di comitati territoriali di difesa dei referendum.
RIAFFERMA il valore essenziale della disobbedienza civile e della nonviolenza per il successo della lotta politica democratica contro il sistema proibizionista sulla droga;
RINGRAZIA i militanti antiproibizionisti, medici e cittadini, che hanno partecipato alle azioni nonviolente contro il decreto De Lorenzo sul metadone, volte all'affermazione pratica di una politica sanitaria basata sulla riduzione del danno e quindi su una concezione laica, non etica, del rapporto fra cittadini e Stato;
RINGRAZIA i militanti antiproibizionisti che hanno partecipato alle azioni nonviolente davanti alle Prefetture e denuncia la particolare iniquità delle parti della legge sulla droga relative ai derivati della canapa, che colpiscono persone cui non può essere rimproverato né di danneggiare gli altri né di danneggiare se stessi;
INVITA gli organi del CORA a costituire una forza di intervento legale a sostegno e coordinamento di tali iniziative;
RITIENE necessario ed urgente, anche durante il periodo estivo, il rilancio di una campagna di iscrizioni al CORA ed al Partito radicale transnazionale, campagna supportata da mobilitazioni specifiche che devono vedere impegnati in prima persona i militanti del CORA per rafforzare nell'opinione pubblica la consapevolezza sulla tempestività e puntualità delle proposte antiproibizioniste.
Roma, 12 luglio 1992
APPROVATA ALL'UNANIMITA' CON DUE ASTENSIONI