SOMMARIO: Apprezzamento dell'intervento con cui il Vaticano sollecita azioni internazionali tendenti al ripristino della pace nell'ex-Jugoslavia.
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 7 agosto 1992)
(agi) Roma 7 agosto - Marco Pannella ha apprezzato l'iniziativa della Santa Sede per esortare azioni internazionali per il ripristino della pace nella ex Jugoslavia. E sicuramente di questo se ne parlerà lunedì e martedì prossimo in un vertice di quattro commissioni del Parlamento che si terrà, su richiesta dello stesso Pannella, al Parlamento Europeo a Bruxelles.
"E' molto positivo" - è stata la sua valutazione - "che il Vaticano, in quanto struttura diplomatica con le influenze che ha, abbia fatto questo passo", ha detto il parlamentare ricordando che ormai "da anni abbiamo proclamato, con documenti ufficiali, proposte al Parlamento ribadendo il dovere dell'ingerenza: ora si comincia ad invocare il diritto all'ingerenza. Ed anche questo è molto importante".
Ma Pannella ha colto l'occasione per denunciare con viva preoccupazione che "non esiste linea politica da parte di nessuno, soprattutto a livello europeo. Un anno fa avevamo chiesto che venisse solennemente annunciato che sarebbero stati condannati e processati come criminali di guerra i leader di Belgrado che stavano predisponendo questi insediamenti di guerra civile, oltre che per le vicende del Kossovo".
EX JUGOSLAVIA (2): PANNELLA, "MOLTO POSITIVO INTERVENTO VATICANO"
(AGI) - Roma 7 agosto . Secondo l'esponente politico "se ci fosse stato un leader europeo serio, se non lo stesso Carrington, avrebbe dovuto mettere sul tappeto non tregue evanescenti, ma imporre a nome della Comunità il ritorno degli 800 mila profughi nelle varie zone. Ma questo non è stato purtroppo fatto. Insomma una grande debolezza politica che si muove ancora tra la denuncia e la complicità passiva".
Comunque il 10 e l'11 agosto a Bruxelles, su richiesta dello stesso Pannella, si riuniranno tre commissioni del Parlamento Europeo - tra cui la Affari Esteri - alla presenza del Consiglio e della Commissione per affrontare il problema della Jugoslavia.
Ed ha preannunciato che "chiederemo, con altri, un cambiamento di linea in quanto è necessario averne una estremamente dura, propagandistica, di diffusione di verità, di processo, altrimenti ancora una volta l'Europa dimostra la sua inesistenza: è l'Europa di Maastricht".