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Bossi Umberto - 28 novembre 1992
Pannella a Bossi: collaboriamo. Il senatur: no, grazie
Propone ai lumbard di lottare insieme per il federalismo e di iscriversi al Partito radicale.

Intervista a Umberto Bossi

SOMMARIO: Umberto Bossi replica a Marco Pannella che in un articolo pubblicato su "L'Indipendente" ("Qualche proposta alla Lega per stare insieme", testo n. 4900) aveva avanzato alla Lega nord proposte di collaborazione. »Qualche battaglia con lui la potremo fare ma Pannella »è un "umanitario, cioè un assistenzialista. Noi invece siamo liberisti .

(CORRIERE DELLA SERA, 28 novembre 1992)

Milano - Caro Bossi "perché non integrare le diversità che possono arricchirci, lasciando dietro di sè, ciascuno, arroganza e sufficienze? Siamo d'accordo su federalismo europeo e su federalismo hamiltoniano, interno, sul piano fondamentale dei principi; siamo d'accordo sull'uninominale anglosassone".

Marco Pannella chiama la Lega. Lo fa con un articolo sull'Indipendente e annuncia che ripeterà le sue proposte nella campagna elettorale per le amministrative di Monza e Varese, città nelle quali proprio il Carroccio potrebbe ottenere un bottino di voti ricchissimo. Pannella spiega che per rilanciare il progetto radicale c'è bisogno "dell'afflusso di almeno trentamila iscritti italiani". E si chiede perché "gli amici della Lega sono estranei a questo processo anziché concorrere a guidarlo?". Perché la Lega ha idee sue e diverse", risponde Bossi. L'appello non suscita nessun interesse nel senatur, che non ha neppure letto l'articolo. Sulla possibilità di appoggiare Pannella, il "senatur" risponde no. "Mi sembra che quelle di Pannella siano solo parole, direi, rumore. Troppo generico".

D. Sul federalismo Pannella è chiaro.

R. "Ma sul federalismo non è vero che la pensiamo uguale. Pannella inizia dal tetto, propone una fuga in avanti. Noi pensiamo al federalismo prima in Italia e poi in Europa, non viceversa".

Il "trasversale" Pannella ha proposte precise per Bossi: "Leggi di iniziativa popolare per precludere a tutti coloro che hanno governato per dieci anni di far parte di qualsiasi istituzione esecutiva, nazionale o locale; l'uninominale anglosassone; regionalizzare una parte congrua delle forze di polizia e anche di giustizia".

D. Ha parlato di riforme con il leader radicale?

R. "Mai. Ma qualche battaglia con lui la potremo fare. Del resto la faremmo anche con qualcuno dei "trasformisti" dei vecchi partiti, come per esempio Segni, per l'uninominale all'inglese".

D. Come giudica politicamente Pannella?

R. "E' un "umanitario", cioè un assistenzialista. Noi invece siamo liberisti. Ma alla lunga neppure con le sue campagne si risolvono i problemi. Anzi si rischia di finire nella commistione clientelare e mafiosa".

D. Ma il leader radicale è stato il primo dei trasversali.

R. "Ha sempre sostenuto una linea di tipo socialistoide e comunistoide da pace e bene. Denunciava ma poi votava a favore in Parlamento. Si vada a vedere nei verbali".

 
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