SOMMARIO: Un'utopia concreta: l'abolizione della pena di morte entro il duemila. Una campagna parlamentare in tutto il mondo.
(IL PARTITO NUOVO, numero 1 del 20 gennaio 1993)
Vogliamo promuovere un nuovo diritto della persona: veder scritto nei testi fondamentali della comunità internazionale e nelle leggi degli Stati, il diritto a non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria, anche se emessa nel rispetto della legge.
La »Lega Internazionale deve essere in grado di organizzare, »lo stesso giorno, alla stessa ora , in Parlamenti diversi, sostenuta dalla mobilitazione civile davanti a quei Parlamenti e dall'informazione delle opinioni pubbliche, la presentazione di un analogo testo di legge o risoluzione in cui si affermi progressivamente il nuovo diritto della persona. Diciamo che questo deve avvenire entro l'anno 2000 proprio per dare credibilità al progetto: occorre calendarizzare gli obiettivi, rendere conto della nostra azione, misurarne il successo.
Il seminario dell'»Organizzazione per la Pace dei Popoli dell'Europa e del Mediterraneo (»Popem ), che si è svolto a Tunisi nel novembre scorso, ha formato un comitato per l'abolizione della pena di morte nei Paesi del Mediterraneo - che per statuto opera nell'ambito della campagna del PR - che ha due obiettivi: l'organizzazione, fra un anno, di una »convenzione del mondo arabo e mediterraneo ; un protocollo di intesa in senso abolizionista fra paesi islamici. Dalla Tunisia, infatti, Paese tra i più avanzati nel mondo islamico sulla questione dei diritti umani, potrebbe venire un segnale importante per gli altri Paesi di religione mussulmana. Una moratoria, ad esempio, per permettere che maturino i tempi di un progetto parlamentare marcato in senso abolizionista.
Vorremmo »mettere alla prova l'amministrazione Clinton, concepire azioni per ottenere una moratoria delle esecuzioni della durata di tre-cinque anni e, subito, la ratifica del »Patto Internazionale per i Diritti Civili e Politici , che pone forti limitazioni riguardo alle esecuzioni di minori, donne incinte, malati di mente. La presentazione, in più Parlamenti, di mozioni che impegnino il Governo ad »obiettare alle »riserve che gli Stati Uniti hanno intenzione di porre alla ratifica del Patto Internazionale, può essere il primo confronto tra i Paesi abolizionisti e gli Stati Uniti.
Per il ruolo e il prestigio internazionali di cui godono, dagli Stati Uniti dipende la formazione di una consuetudine internazionale che sancisca l'indisponibilità allo Stato della vita di un cittadino quale base suprema di tutto il sistema internazionale dei diritti umani. Questo tipo di norma, che è il portato della partecipazione ampia e convinta ad accordi internazionali da parte di un altissimo numero di Stati, sarebbe vincolante per tutti gli Stati e prevarrebbe, secondo il diritto internazionale, sul diritto interno contrastante.
Analogamente, nei confronti delle Nazioni Unite concepiamo un'azione che abbia come riferimento e scadenza la »Conferenza mondiale sui Diritti umani organizzata dall'Onu a Vienna, a fine primavera del '93. Si possono proporre: un appello per una moratoria generalizzata delle esecuzioni capitali; limitazioni all'applicazione della pena di morte; la configurazione in sede Onu di una forma di tribunale internazionale competente a giudicare in ordine a talune materie o presunti colpevoli, con particolare riferimento ai colpi di Stato.
Il Consiglio di Sicurezza deve poter intervenire per imporre garanzie processuali nei confronti dei giudicati, una moratoria delle esecuzioni per un periodo di sei mesi-un anno ed esigerne il rispetto, a costo di un negato riconoscimento internazionale e di sanzioni.
Un'»Europa senza pena di morte può essere l'obiettivo intermedio della campagna, da conseguire entro il 1995/96.
A »Lega costituita, è possibile avviare un'azione parlamentare nei confronti di quei Paesi europei che ancora non hanno abolito la pena di morte e un'azione nei confronti delle Repubbliche dell'ex Unione Sovietica che stanno elaborando i nuovi codici penali e di alcuni Stati che stanno approntando gli strumenti di ratifica delle Convenzioni europee.
E' urgente, infine, avviare un'azione di dialogo nei confronti del Vaticano, mentre è uscito il Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica con la tesi sulla legittimità della pena di morte. L'appuntamento potrebbe essere una marcia abolizionista che giunga a San Pietro, a Pasqua o a Natale di quest'anno.
Nelle ultime settimane, sono stati prodotti due opuscoli della collana »Millelire di »Stampa Alternativa - »Nessuno tocchi Caino e »Dall'Europa: non uccidere! - che costituiscono i primi anelli di una catena di promozione politica e autofinanziamento della campagna: sono stati inviati a tremila iscritti e sostenitori italiani del PR e a mille parlamentari italiani. E' stata proposta la formula »un milione di lire per la costituzione della Lega; chi contribuisce entra a far parte del comitato promotore . Al momento in cui scriviamo, oltre 20 tra parlamentari, deputati regionali e cittadini, hanno versato almeno un milione di lire per la costituzione della »Lega Internazionale . Invitiamo anche voi a farlo. Al più presto.
HANNO ADERITO A QUESTA CAMPAGNA
I Premi Nobel Abdus Salam, Elie Wiesel, Mairead Corrigan Maguire, 638 parlamentari uomini di Governo di Austria, Canada, Cecoslavacchia, Danimarca Finlandia, Grecia, Inghilterra, Israele, Olanda, Polonia, Svizzera, Ungheria, Stati Uniti, 186 personalità della cultura, della scienza di tutto il mondo.
Tra questi: Elie Deworme, Jean Mottard (Belgio); Lamizana Sangoulè (Burkina Faso); Vaclav Havel (Cecoslovacchia); Zdravko Tomac, Vladimir Veselica (Croazia); Michel Dreyfus-Schmidt, Francois Fejto, Henri Laborit (Francia); Gregor Gysi (Germania); Garret Fitzgerald, Desond O'Malley, Robert Molloy (Irlanda); Alfredo Biondi, Marcello Mastroianni, Flaminio Piccoli, , Carlo Ripa di Meana, Antonino Zichichi (Italia); Janis Jurkans (Lettonia); Ugo Mifsud Bonnici (Malta); Marcian Bleahu, Karoly Kiraly, Vasile Mois (Romania); Yuri Afanasev, Elena Bonner-Sacharova (Russia); Zoran Thaler (Slovenia); Mario Cuomo, Gore Vidal, Noam Chomshy, Coretta Scott King, Ramsey Clark (Stati Uniti); Arpad Goncz (Ungheria).