di Vittorio Gassman(IL PARTITO NUOVO, 19 marzo 1993)
Mi unisco di cuore all'appello rivolto dal nuovo Partito Radicale Transnazionale al mondo della cultura europea, a tutti gli amici e colleghi artisti, intellettuali, lavoratori, in grado di sentire l'urgenza dei tanti problemi da affrontare, a salvaguardia della civiltà e della stessa sopravvivenza della comunità contemporanea.
Un impegno politico senza tensione e responsabilità morale è svuotato di senso.
Una cultura priva di lungimirante solidarietà umana è - oggi più che mai - una sorpassata astrazione, un lusso colpevole.
La cecità o la corruzione delle partitocrazie impone agli individui di prender partito con un coinvolgimento in prima persona.
Questi sono i concetti basilari del nuovo Partito Radicale, ed è per questo che esso si candida come efficace strumento per i disastri del mondo, contro l'inerzia di gran parte delle istituzioni internazionali.
Lo slancio utopico può e deve essere corretto in ideale concretezza. Unitevi, amici e colleghi, a questa generosa "compagnia itinerante" che non si accontenta di presentare istanze, ma intende fattivamente e corporeamente "rappresentarle" sulla scena delle pressanti problematiche che assillano la collettività: la tragedia della Bosnia; il riassetto dei paesi usciti dal comunismo; la campagna contro la pena di morte; il tribunale per i crimini di guerra; la questione del Tibet; il disastro ecologico.....La quantità e la gravità degli interrogativi non lasciano alibi alla scelta nè spazio alle irresolutezze.
Lavoriamo insieme per un mondo più vivibile e umano.
Vittorio Gassman