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Atanassov Ivo, Apostoli gaqo, Gosev Petar, Boselli Michele, Dupuis Olivier - 30 aprile 1993
Transbalcanica

SOMMARIO: nel quadro delle iniziative promosse dal Partito radicale per la costruzione di un asse di comunicazione ferroviario est-ovest nei balcani (Durazzo-Tirana-Skopje-Sofia-Bucuresti-Chisinau), riportiamo di seguito il testo di una lettera indirizzata dai deputati Ivo Atanassov (Bulgaria), Gaqo Apostoli (Albania) e Petar Gosev (Macedonia) e dai membri del Consiglio Generale del PR, Michele Boselli e Olivier Dupuis ai parlamentari, iscritti al Partito radicale, di Albania, Bulgaria, Macedonia, Moldavia e Romania.

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Sofia, aprile 1993

Signor Deputato, caro amico (cara amica),

La necessità di sviluppare nuovi collegamenti, nuove vie di comunicazione all'interno della penisola balcanica diventa ogni giorno più evidente.

In particolare, appare sempre più necessario rompere il quasi monopolio di comunicazione Nord-Sud, con la creazione di nuovi collegamenti Est-Ovest che possano supplire all'isolamento o quasi isolamento che vige tutt'oggi tra Albania, Macedonia, Bulgaria, Romania, Moldavia e Ukraina, e tra questi paesi e la Turchia da una parte e l'Italia dall'altra.

Una necessità questa, ulteriormente rafforzata dalla guerra d'agressione in corso in Croazia e Bosnia-Erzegovina ad opera del regime di Belgrado e dall'attuale atteggiamento poco costruttivo della Repubblica Ellenica nei confronti della Repubblica di Macedonia in generale, del suo riconoscimento in particolare.

Una necessità infine che è stata percepita ed espressa pubblicamente da alcuni esponenti, anche di primo piano, di questi paesi, come, per esempio, dai presidenti albanese, Berisha e bulgaro Jelev. In questo contesto si è parlato e, se le nostre informazioni sono esatte, già si è passato alla fase di studio di un progetto di collegamento autostradale Durazzo-Istambul via Skopje e Sofia.

Anche se queste prese di posizione sono indubbiamente positive nel senso che sono delle dimostrazioni della presa di coscienza quanto all'utilità di creare dei collegamenti Est-Ovest, non possiamo pero' nascondere che nutriamo forti perplessità sui progetti di comunicazione incentrati sui soli collegamenti autostradali.

Una ottica questa che ha provocato e provoca tuttora gravi disguidi nell'intero mondo occidentale e non solo in esso (ingorgo del traffico e quindi invivibilità delle città), gravi danni in termini ambientali (cementificazione ad oltranza, emissioni di anniside di carbonio e di altre sostanze inquinanti) e comporta dei costi notevolmente superiori ad altri sistemi di comunicazione.

Oltre a queste ragioni ecologiche di ordine generale, le situazioni economiche-finanziarie particolarmente difficili dei paesi ex-comunisti, ci fanno ritenere indispensabile affrontare la questione della creazione di nuove vie di comunicazione nel modo più ampio e complessivo possibile.

In questo contesto non ci sembra possibile che venga scartata o, quanto meno non presa con la dovuta considerazione, l'opzione ferroviaria. A maggiore ragione ancora se si sa che già esiste, ad eccezione di due brevi tratti (poche decine di kilometri a cavallo sulla frontiera albano-macedone e bulgaro-macedone), un collegamento ferroviario tra Durazzo e Chisinau.

Ci preme anche ricordare gli svantaggi dell'opzione autostradale per quanto riguarda la questione della dipendenza nei confronti di paesi terzi per i rinfornimenti in combustibile (ed i problemi valutari che ne derivano) e, contemporeanamente, i vantaggi dell'opzione ferroviaria, sia dal punto di vista dell'impatto ambientale, sia dal punto di visto economico.

Ragioni queste che ci hanno indotto a promuovere, all'interno del Partito Radicale transnazionale e transpartitico, un coordinamento ad hoc che possa agire da lobby democratica all'interno di ciascun dei parlamenti di quei paesi, tra di essi in modo coordinato e contemporaneo, e nei confronti delle istituzioni internazionali o regionali, a cominciare della Comunità europea e di altri parlamenti europei.

A questo fine prospettiamo una serie di primi obiettivi sui quali potremmo concentrare le nostre riflessioni e, di già, se riceveremo dimostrazioni di interesse, delle prime comuni azioni:

1. finanziamento di uno studio di fattibilità tecnica e finanziaria di un progetto di ammodernamento, di potenziamento, di completamento e di collegamento delle reti ferroviarie esistenti;

2. finanziamento di uno studio di fattibilità tecnica e finanziaria di quella rete con la rete ferroviaria turca e, da Durazzo, con la rete ferroviaria italiana;

3. ammodernamento del porto di Durazzo e rafforzamento del collegamento via Ferry-boats con l'Italia;

4. studio di fattibilità di un progetto di creazione di un spazio di libero scambio tra Macedonia, Albania, Bulgaria, Romania, Moldavia ed Ukraina.

Parallelamente, in collegamento con i nostri amici e colleghi parlamentari europei iscritti al Pr, siamo cercando di capire i possibili referenti europei (progetto Phare,...) presso i quali potremmo indirizzare i nostri progetti.

Stiamo anche studiando in che modo formalizzare un progetto di "Coordinamento Radicale Transbalcanica" (CoRT), ovvero quale statuto e quali obiettivi, anche forse più ambiziosi ci potremmo dare.

Inutile dirvi che ogni vostra manifestazione di interesse oltre che, ben inteso, ogni vostro suggerimento o meglio ancora ogni vostra proposta concreta, ci sarà di enorme aiuto per sviluppare questo progetto. Nella speranza di poterLa leggere o sentire presto (1), La preghiamo di ricevere, caro amico, i nostri migliori saluti,

Ivo Atanasov

Gaqo Apostoli

Petar Gosev

Olivier Dupuis

Michele Boselli

P.S.1. abbiamo deciso di fissare in via provvisoria come nostro punto di riferimento la sede di Sofia del Pr:

P.S.2. questa lettera è stata mandata a tutti i parlamentari iscritti al Partito Radicale di Albania, Macedonia, Bulgaria, Romania e Moldavia.

P.S.3. alleghiamo a questa lettera:

a. il testo della risoluzione di Marco Pannella al Parlamento Europeo;

b. la parte relativa alla "Transbalcanica" inserita nei documenti congressuali;

c. l'articolo apparsa sul giornale bulgaro "Duma".

 
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