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Dafinkichev Petio, Boselli Michele - 8 luglio 1993
IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI
Intervista di Petio Dafinkichev a Michele Boselli pubblicata l'8 luglio 1993 dal settimanale "Pensionati bulgari"

SOMMARIO: Rispondendo all'intervistatore, Boselli riepiloga la storia del partito radicale, particolarmente per quanto riguarda la questione della fame nel mondo e lo sviluppo di tipo transnazionale. Ricorda quindi il ruolo giocato in Italia, anche tramite il Club pannella e il CORA, e spiega infine le ragioni che hanno portato il partito in Bulgaria e a scegliere Sofia come sede dell'Assemblea.

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Dal 15 luglio a Sofia si terrà l'Assemblea dei parlamentari iscritti al Partito radicale transnazionale, provenienti da Europa, Asia, America e Africa.

Signor Boselli, il Partito Radicale transnazionale è diventato ben noto in Bulgaria, soprattutto dopo il 10 novembre 1989. Comunque, voglia riassumere per i nostri lettori perché, da chi è stata creata questa formazione politica unica nel suo genere. Quanti sono gli iscritti, di quali paesi, quali sono i suoi obiettivi e progetti?

BOSELLI - Il Partito radicale è nato in Italia negli anni cinquanta e per trent'anni ha avuto un importante ruolo di promozione e conquista di diritti umani e civili. Nella prima metà degli anni ottanta, affrontando la battaglia contro lo sterminio per fame nel mondo, si è sviluppata l'analisi per cui non è possibile tentare di risolvere problemi come questo o come quelli ambientali a livello di singoli Stati e partiti polici nazionali. Tale analisi ha portato alla costruzione del primo partito transnazionale, che nel 1992 ha avuto una forte crescita con un numero di iscritti non-italiani, soprattutto nei paesi dell'Europa centro-orientale, per la prima volta superiore al numero di iscritti italiani; quest'ultimi non sono mai stati più di 3-4000, ma quest'anno una grande campagna di autofinanziamento in Italia ha decuplicato questa cifra, consentendo al Pr di cominciare a rafforzarsi ulteriormente negli altri paesi europei ed anche in diversi paesi africani.

Occorre percio' che un grande numero di cittadini diano al Pr, e in tal modo anche a sé stessi, la forza per diffondersi nel paese, iscrivendosi e facendosi responsabili nella propria località di residenza per far iscrivere altre persone e costituire nuclei di radicali in ogni città. Questa è la condizione necessaria senza la quale non è pensabile un successo dei progetti, delle ragioni, argomentazioni e speranze radicali, che per il momento in Bulgaria trovano una sola - sia pure molto importante - via di sbocco nell'attività parlamentare con la raccolta di firme dei deputati sugli appelli promossi dal Pr per l'istituzionalizzazione permanente del tribunale internazionale contro i crimini di guerra e per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro l'anno 2000. E' inoltre in corso una iniziativa - sempre a livello parlamentare - in favore di un asse ferroviario transbalcanico Albania-Macedonia-Bulgaria-Romania-Moldavia.

Quale spazio occupa e che ruolo svolge il vostro partito nella dinamica vita socio-politica in Italia?

BOSELLI - In quanto transnazionale, il Pr concentra le sue attività su problemi di interesse mondiale o quantomeno europeo. Percio' in Italia non fa nulla di diverso rispetto a cio' che fa in altri paesi, promuovendo le medesime iniziative in tutti i parlamenti, con il fine di arrivare ad ottenere su ogni tema analoghe risoluzioni da parte di più paesi, e possibilmente contemporaneamente.

Naturalmente in Italia, essendoci molti più iscritti e militanti radicali, questi sono più organizzati in associazioni tematiche; esistono ad esempio il Club Marco Pannella o il Coordinamento radicale antiproibizionista, che hanno raccolto le centinaia di migliaia di firme di richiesta dei referendum che hanno avuto luogo il 18 aprile scorso ed hanno vittoriosamente determinato importantissimi cambiamenti nella vita politica italiana, come l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti o la riforma della legge elettorale in senso uninominale che sta essere introdotta e determinerà un significativo miglioramento qualitativo della classe politica e del sistema politico. Questa riforma si deve certamente all'impegno dei radicali presenti in tutti i partiti ed in particolare a Marco Pannella, uno dei pochissimi che non sono coinvolti negli scandali di corruzione che finalmente stanno portando sotto inchiesta alcune centinaia di deputati e funzionari di partito.

Come è nata l'idea di aprire una sede del PR in Bulgaria ? Quali erano i motivi di tale scelta e quale è l'attività che svolgete?

BOSELLI - La Bulgaria occupa una posizione geo-politica assai importante e percio' non potevamo trascurare di impegnarcivi, come siamo d'altronde impegnati in molti altri paesi.

Le nostre attività, fondate su un ampio spettro di molteplici iniziative, non hanno ancora trovato uno sbocco diverso da quello istituzionale: nell'Assemblea nazionale bulgara raccogliamo le firme dei deputati su diversi appelli, principalmente rivolti a favorire un nuovo ordine mondiale e il rafforzamento del diritto internazionale, oltre ad iniziative di carattere regionale, su scala balcanica, dirette a favorire la crescita dei paesi economicamente più deboli e la loro rapida integrazione in una federazione politica europea che vediamo assai diversa dalla attuale comunità economica intergovernativa, che è assai antidemocratica oltre che racchiusa nell'egoismo dei Dodici.

Al congresso di Roma hanno partecipato molti rappresentanti di forze politiche in netta contrapposizione. Crede che l'iscrizione al PR possa cambiare i rapporti fra politici mossi da gravi discordanze ed anche ostilità?

BOSELLI - Credo di sì. Il congresso di Roma ha consentito ai deputati bulgari delle più diverse estrazioni politiche di stare insieme in una atmosfera di tolleranza radicale. Purtroppo non tutti hanno fatto tesoro di questa esperienza e qualcuno ci accusa di essere comunisti soltanto perché cerchiamo di dialogare anche con i comunisti. Non vorrei che ancora una volta, come già si è verificato in passato in Italia, fosse il Partito radicale a subire intolleranze proprio mentre svolge una utile funzione di abbattimento dei muri ideologici.

Perché il PR ha scelto la Bulgaria per tenere l'Assemblea dei suoi parlamentari?

BOSELLI - Per diverse ragioni. Per primo perché le risposte in termini di iscrizioni al Partito Radicale provenienti dell'Assemblea Nazionale bulgara sono sia in termini quantitativi che qualitativi tra le più significative in assoluto, e non potevamo certamente trascurare tale interesse.

Un'altra ragione è più tecnica. Sofia è infatti dotata di luoghi adatti a questo tipo di riunione, che esigono, tra l'altro, strutture in grado di consentire traduzioni ed interpretazioni di qualità in otto lingue. Inoltre Sofia, dotata di buoni collegamenti aerei, si trova un po' a metà strada tra Mosca e Roma, i due punti dove il numero degli iscritti al PR è oggi il più alto.

L'Assemblea avrà luogo quindi qui a Sofia nell'Hotel Vitosha dal giovedi 15 luglio alla domenica sera del 18.

Sono oggi iscritti al Partito Radicale oltre 550 parlamentari, provenienti da una quarantina di paesi diversi ed appartenenti a più di ottanta partiti nazionali diversi. Ci sono anche tra le personalità iscritte al nostro partito diversi premi Nobel, tra cui Mairead Corrighan e George Wald, una ventina di ministri, oltre che numerose personalità del mondo della cultura, della scienza, dell'informazione, della religione. A Sofia pero' si riuniranno l'Assemblea dei Parlamentari ed il Consiglio Generale, l'organo deliberativo del PR. In questo momento contiamo su all'incirca 400 presenze, di cui 350 parlamentari e ministri.

 
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