di Mauro MelliniDal libro " Una Repubblica pentita"
Le profezie di un membro del Consiglio Superiore della magistratura
SOMMARIO: Amara previsione sui destini della Repubblica, che subirà "il colpo più grave anche per il suo assetto costituzionale" se non vi sarà una correzione di rotta e si continuerà a tentare di opporre al terrorismo e alla criminalità organizzata non "una risposta ferma ed efficiente quanto civile e degna di un popolo libero", ma "con le leggi speciali...con i metodi dei pentiti...dei maxi-processi".
(1994 - IL QUOTIDIANO RADICALE, 5 novembre 1993)
... Se le cose proseguiranno nella direzione che hanno imboccato con le leggi speciali, negli anni sanguinosi del terrorismo, con i metodi dei pentiti, delle grandi retate, dei maxi-processi per reati associativi, e quando i nodi di questo modo di fare giustizia verranno al pettine, quando il paese sarà messo di fronte a qualche madornale errore commesso sulla pelle di un moderno untore, consumato sul rogo di carcerazioni preventive indefinite [...] allora a richiamare controlli, imbrigliamenti, rendiconti per i giudici non saranno solamente gli uomini del regime, per le esigenze del regime [...]. La classe politica, responsabile delle cattive leggi di questi anni, incapace di dare al terrorismo e alla criminalità organizzata una risposta ferma ed efficiente quanto civile e degna di un popolo libero, sarà ben lieta di liberarsi delle sue responsabilità e allo stesso tempo cercare la saldatura di un anello mancante in un regime fuorilegge. Allora questa Repubblica che non ha saputo mai realizzare appieno la s
ua Costituzione ed ha lasciato che fosse man mano sopraffatta da istituzioni di fatto di una costituzione materiale fuorilegge, subirà, come conseguenza della crisi delle salvaguardie dei diritti dei suoi cittadini, il colpo più grave anche per il suo assetto istituzionale.