Fiorello Cortiana - Italia
consigliere regionale della Lombardia
SOMMARIO: La regione Lombardia ha aderito ufficialmente alla Campagna di cittadini e parlamentari per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro il 2000.
("NESSUNO TOCCHI CAINO", 1 Febbraio 1993)
Ho partecipato al congresso di Bruxelles, rappresentando la regione Lombardia che ha aderito ufficialmente alla Campagna di cittadini e parlamentari per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro il 2000. Essere divenuti soci fondatori e avere versato un contributo per renderne possibili le attività politiche, ci sembravano ancora atti insufficienti, perfino formali o ipocriti, rispetto all'ambizione grande di abolire effettivamente la pena di morte nel mondo.
A Bruxelles, con il contributo dei rappresentanti della provincia di Milano, abbiamo proposto l'attivazione di uno strumento politico-diplomatico: l'adozione di uno Stato dove si pratichi o sia in vigore la pena di morte, da parte di istituzioni nazionali aderenti alla Campagna. La proposta è divenuta parte integrante del documento conclusivo di Bruxelles.
La regione Lombardia, che ha deciso di adottare uno Stato dell'est e uno dell'ovest, dopo avere preso i contatti necessari con il consolato Usa a Milano, ha individuato uno Stato con una presenza significativa di abolizionisti. Si tratta dell'Illinois, dove è attivo l'Illinois coalition against the death penalty.
Insieme alla provincia di Milano - che sta adottando lo Stato della Moldavia - stiamo preparando un protocollo di intesa sulle adozioni da estendere alle altre province della Lombardia.
Il protocollo impegna le Amministrazioni che lo fanno proprio a definire le azioni comuni da rivolgere agli Stati, ai loro organismi istituzionali e ai loro rappresentanti, oltre che verso le associazioni abolizioniste in quei paesi.
Le iniziative specifiche di informazione e di confronto con i paesi adottati promuoveranno scambi di delegazioni che discutano temi etici, legislativi e giurisprudenziali in materia di pena di morte; conferenze stampa nei paesi adottati; invio di lettere e petizioni agli organismi legislativi di quei paesi; sostegno ai parlamentari eletti nelle istituzioni e alle associazioni abolizioniste di quei paesi.
Queste attività, che dovranno rientrare nella programmazione istituzionale anche delle scuole e del Provveditorato agli studi, costituiranno un impegno che non si esaurirà in singoli eventi, ma, una volta attivato, camminerà da solo e produrrà per proprio conto effetti positivi e forza di durata.
La provincia di Milano potrebbe assumersi il compito di coordinare le istituzioni aderenti al protocollo lombardo.