Emma BoninoSegretaria del Partito Radicale
SOMMARIO: Articolo d'apertura della brochure sul Pr in cui si dà conto della campagna per creazione di una giurisdizione internazionale.
[I testi della brochure (Italiano/Inglese) sono contenuti nel file allegato (files Macintosh, XPress, compressi con Disk Doubler)]
Viviamo in un'epoca in cui è gravissimo, e foriero di enormi rischi per l'umanità, il divorzio tra coscienza e conoscenze: l'umanità, che ha accumulato negli ultimi trenta anni più nozioni scientifiche e tecnologiche che non nell'intera sua millenaria storia, non riesce ad indirizzare su obiettivi di comune utilità e di crescita questo immenso patrimonio, ed anzi a volte sembra volgere contro se stessa conquiste e conoscenze. La trasmissione dei valori, delle certezze, della convivenza civile si fa sempre più precaria, cosicché dovunque gli uomini e le donne, soprattutto le nuove generazioni, pensano di dover opporre alle incertezze del presente una scelta di violenza, la difesa di sé fino al rifiuto dell'"altro", del "diverso", che diventa così (non solo nell'ex-Jugoslavia) l'"avversario": mai forse come ai nostri giorni il rispetto per il diritto e la legge è caduto così in basso.
Eppure, numerosi Trattati e Convenzioni vincolano formalmente i paesi aderenti all'ONU a norme e leggi le quali dovrebbero garantire che ogni essere umano possa godere in piena sicurezza di precisi diritti, fondamentali ed inviolabili. Tutti dichiarano che tali leggi devono essere rispettate, ma alle intenzioni universalmente espresse non corrisponde la realtà dei fatti: la violenza, l'egoismo, la volontà di potenza di singoli, di etnie, ma anche di Stati sembrano più forti di ogni legge e norma proclamata.
In occasione della crisi nell'ex Jugoslavia, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU decideva, nel maggio 1993, di istituire un Tribunale internazionale per processare i crimini di guerra commessi in quel paese. Il Tribunale ha cominciato a funzionare il 17 novembre 1993. Le implicazioni di questo passo possono essere enormi: si tratta infatti della prima iniziativa effettiva verso un sistema legislativo e giudiziario internazionale atto a limitare, sul terreno umanitario, la sovranità dei paesi e a colpire quanti si rendano colpevoli di gravi delitti contro l'umanità e i suoi valori.
Occorre adesso che questa iniziativa non sia abbandonata, ma divenga il fulcro di nuove forme di intervento a livello mondiale, fondato su leggi universalmente riconosciute e proclamate, mirate a combattere le minacce alla democrazia e alla sicurezza (e oggi anche all'ambiente, le tre cose devono andare insieme, o non andranno). Questo compito non può spettare, ovviamente, alle Nazioni Unite. Ma attualmente l'ONU, l'intero sistema delle Nazioni Unite, anche per un suo limite di credibilità democratica, non riesce a garantire il rispetto dei diritti che tutti proclamano, perseguendo coloro che li violano e proteggendo le vittime, che ne vengono private con la violenza. Per larghissima ammisssione, le Nazioni Unite debbono quindi essere dotate di una nuova credibilità, di adeguate strutture giurisdizionali e della forza capace di farle rispettare. Tutti dicono di volere questo, ma nessuno promuove iniziative in tal senso.
Il Partito Radicale ha recepito integralmente il messaggio inviato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros Boutros Ghali, all'Assemblea dei suoi parlamentari riunita a Sofia nel luglio del 1993, sottolineandone l'indicazione profonda, là dove esso ricorda che "l'imperativo della pace deve innanzitutto iscriversi nella coscienza degli individui; l'imperativo dello sviluppo è ormai avvertito come un diritto dell'uomo; la democrazia è il nuovo imperativo che ci assegniamo." Nello stesso spirito il Partito radicale si riconosce anche nella "Dichiarazione" approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nella sua riunione a livello di capi di Stato e di Governo del 31 gennaio 1992, nella Dichiarazione di Rio de Janeiro e nella "Agenda 21" per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile, le quali ammoniscono che le grandi minacce alla pace e alla sicurezza non sono più ormai solo di origine militare ma provengono anche, se non soprattutto, dalle fonti di instabilità che si aprono ogni giorno di più
in campo umanitario e in campo ecologico.
Perché il messaggio del Segretario generale dell'ONU e i documenti di indirizzo deliberati a livello sovranazionale divengano obbiettivi politici da perseguire e realizzare, occorre subito, con determinazione, dar vita ad iniziative capaci di coinvolgere e mobilitare persone e popoli. Per far questo è necessario un soggetto politico organizzato direttamente ed esclusivamente sul piano transnazionale, capace quindi di operare organizzato specificamente a sostegno dell'ONU e delle Istituzioni internazionali. L'obiettivo, lo sforzo quotidiano, l'ambizione del Partito radicale è proprio questo: divenire un soggetto di iniziativa e di pressione a livello transnazionale a sostegno dello sviluppo delle Nazioni Unite; una sorta di "società fabiana" per la democrazia, la libertà, i diritti umani e civili, non più a livello di un solo paese, ma rivolta ai cittadini del mondo.
Un compito, una ambizione difficili e forse impossibili, senza l'aiuto, l'adesione, l'iniziativa di molti, in Europa e nel mondo.
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INDICE DELLA BROCHURE
1 IL PARTITO RADICALE
- Il Partito radicale transnazionale e transpartitico
- Perché Gandhi
- Gli organi
- I membri del Consiglio Generale
- Dalle America al Caucaso
- Le sedi nel mondo
2 MARCO PANNELLA
- Trent'anni da leader radicale
- La nonviolenza radicale
3 LE INIZIATIVE TRANSNAZIONALI
- Nuove leggi transnazionali per difendere i diritti della persona e della democrazia
- Limitare le sovranità nazionali
- AIDS: Convenzione ONU e mandato speciale all'OMS
- Uno sviluppo ecologicamente sostenibile
- Costi della comunicazione e salvaguardia del diritto alla lingua
- Droga: tre convenzioni da stracciare
- Il proibizionismo? Un fiasco!
- Il Cora
- La Lega Internazionale Antiproibizionista
- Nessuno Tocchi Caino: Campagna internazionale di parlamentari e cittadini per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro il 2000
- L'Africa radicale
4 L'INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE
- La piazza telematica
- Come e cosa fare per iscriversi
- Le quote nei diversi paesi
5 DOCUMENTI
- La mozione di Sofia
- Lo statuto