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Riva Gigi, Bonino Emma - 12 agosto 1994
EMMA BONINO: madri per una libera scelta
»Matteoli? Sappiamo da dove viene. L'Onu? Brutto che dicano: voi che siete poverini fate meno figli

Intervista ad Emma Bonino di Gigi Riva

SOMMARIO. Emma Bonino, rinunciando alle vacanze, si sta recando a Miami per incontrarsi con gli esuli cubani. Dichiara scandalosa l'inerzia del governo, che non decide quale posizione prendere sulla questione dell'aborto in vista della conferenza del Cairo e lascia i ministri Matteoli e Guidi parlare ciascuno per conto suo; ma Bonino muove critiche anche all'Occidente, quando vorrebbe forzare i paesi poveri a non fare figli senza preoccuparsi del problema del loro sviluppo. Si dichiara quindi preoccupata per l'inefficienza della destra come della sinistra in tema di politica estera. Ironizza infine sulle iniziative politiche della sinistra e illustra i progetti del partito radicale per il rilancio finanziario e politico.

(IL GIORNO, 12 agosto 1994)

MILANO Emma Bonino ha un piede sull'aereo per Miami. Si fermi un attimo, per favore.

»Che c'è? .

C'è questa posizione del governo sull'aborto. Una radicale storica che fa parte della maggioranza forse ha qualcosa da dire.

»Del governo? Ciò che è scandaloso, grave e intollerabile è che il governo non ha ancora espresso nessuna posizione in vista della Conferenza del Cairo e non so proprio cosa l'Italia andrà a sostenere. Ha parlato invece questo ministro Matteoli, il quale sappiamo da dove viene e chissà da dove deduce che il suo pensiero è quello dell'intero esecutivo. Nel governo c'è anche la posizione del ministro Guidi che non è poi così male .

Ah, le piace?

»Sì perché io sono contro l'aborto se il motivo è quello che il figlio nascerà handicappato. Questo è razzismo. Io sono per la maternità come libera scelta .

Dunque non è totalmente d'accordo nemmeno con la posizione dell'Onu.

»Esatto. Mi lascia perplessa la tesi: voi che siete poverini dovete fare meno figli. I brasiliani delle favelas non fanno figli per compiacere il Papa, non gliene potrebbe fregare di meno. E' il risultato di una condizione che deve tenere conto di mille fattori. I nostri genitori, i nostri nonni facevano molti figli. Se il problema sono le risorse, un qualunque nato bianco consuma come mille nati masai. Il criterio del numero dei figli è inadeguato. Il problema è lo sviluppo responsabile dell'individuo .

Chiarito questo, che ci va a fare a Miami?

»A interessarmi di una delle grandi crisi della Terra. C'è il Rwanda, laBosnia, lo Zaire, lo Yemen, la Corea del Nord. Ho deciso di occuparmi degli esuli di Cuba .

Niente mare, dunque?

»Vedrò di ricavare lo spazio per qualche bagno, di coniugare dovere e piacere .

Cos'è, una vocazione al martirio?

»No è il modo di far politica radicale, il cui teorico è Marco Pannella. Quando ci sono tutti dobbiamo per forza esserci, e quando gli altri non ci sono dobbiamo esserci almeno noi. L'anno scorso a Ferragosto eravamo alla Fontana di Trevi a manifestare, poi andammo a visitare le carceri .

Troverebbe di buon gusto avere accanto a lei sull'aereo per Miami il ministro deg1i Esteri Antonio Martino?

»Un ministro ha a disposizione una rete diplomatica e informativa grazie alla quale può occuparsi della crisi stando a Roma. Io devo assumere notizie direttamente in loco. Abbiamo 30-40 iscritti radicali a Cuba, due dei quali ci risultano finiti in carcere. Non è dunque demagogico correre la' .

A qualche altro politico consiglia vacanze istruttive in zone di tensione?

»Non è questione del mese di agosto. Sarebbe saggio per tutti, maggioranza e opposizione, che ci si occupasse del mondo 365 giorni all'anno. Invece non succede ad agosto e nemmeno a gennaio .

Non si deve sentire a suo agio in una maggioranza che guarda molto nel cortile di casa e poco oltre i confini.

»Non mi sentirei meglio nemmeno all'opposizione. Governi di destra e di sinistra si trovano in allegra compagnia. Forse che Clinton e Mitterrand mostrano un maggiore interesse per le grandi questioni del Pianeta? No, stanno tutti nella stessa allegra compagnia .

Un tempo c'era più tensione ideale.

»Ma dopo la caduta del Muro nessuno ha tratto le conseguenze. Si disse che sarebbe sorta la democrazia che i soldi risparmiati dalla fine della corsa al riarmo sarebbero stati investiti nel Sud e saremmo tutti vissuti felici e contenti. Del nuovo ordine mondiale, invece, non vedo traccia .

Vede invece dei rimedi?

»Posso solo continuare a battermi. Ho avuto dal governo la delega ad occuparmi dell'istituzione del tribunale permanente delle Nazioni Unite e questo non è certo un tema che va in vacanza. In vista dell'Assemblea generale ci sono da tenere contatti, spiegare le proposte. Altrimenti se non si arriva con le idee chiare si rischia di rimandare ancora a chissà quando. Un tribunale internazionale è indispensabile. Non averlo è come vivere in uno Stato che vieta il furto e poi non ha carabinieri e poliziotti per punire chi trasgredisce. Così per il rapporto fra Stati: sinora non è gestito con regole certe, ma si basa solo sulle emergenze. Siamo stanchi di inseguire le emergenze .

I problemi dell'estate italiana non la solleticano proprio.

»E quali sarebbero? .

A caso: blind-trust; liti di governo; incontro

D'Alema Buttiglione.

»Ah, che meraviglia! Servivano nove colonne per ribadire che le opposizioni sono favorevoli al ballottaggio. L'unica novità era che se lo sono detto davanti all'aragosta. Quali altre sarebbero le questioni preminenti? .

Lasciamo perdere. Ci dica piuttosto che effetto fa stare in maggioranza dopo una vita all'opposizione.

»Noi con la maggioranza abbiamo trovato un accordo su alcuni punti. Non è altro che la prosecuzione della nostra politica fissare degli obiettivi e perseguirli con chi ci sta. L'unico problema è che spesso non troviamo chi ci sta. Da questo punto di vista mi piacerebbe collaborare di più col governo, non collaboriamo abbastanza

Il risultato migliore degli ultimi 12 mesi?

»Abbiamo mosso i primi passi verso un sistema chiaro. Chi governa governa, chi fa l'opposizione fa l'opposizione. Dobbiamo adesso andare avanti, non tornare indietro al consociativismo partitocratico .

L'amarezza?

»La lista Pannella che non ha fatto il 4% alle politiche:

Contrariamente al 1993 non abbiamo assistito alla grande campagna per la sopravvivenza del partito radicale. Vi siete improvvisamente arricchiti?

»No, tranquilli che torniamo a settembre. A fronte dei 38.000 iscritti del 1993, nel 1994 ne abbiamo 5.000. Non avendo rubato, abbiamo finito i soldi di allora, bisognerà rilanciare la sottoscrizione in grande stile .

Poi che altro ha in programma per la ripresa?

»Stiamo pensando a un giornale telematico in dieci lingue da inviare ai 55.000 parlamentari del mondo eletti con sistemi democratici .

Sempre in pista, allora, senza soste.

»Forse mi riuscirà di sparire qualche volta al venerdì sera fino al lunedi mattina Lo scopo: una gita in barca. Nulla di più. Ma che cosa ci posso fare? .

 
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