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Quinto Danilo - 4 dicembre 1994
BERTOLUCCI SULLA SEDIA ELETTRICA
di Danilo Quinto

Societa' & Politica - "Giu' le mani da Caino!": si arrivera' nel Duemila ad abolire nel mondo la pena di morte?

SOMMARIO: Le iniziative del Partito radicale in Usa nell'ambito della campagna per l'abolizione della pena di morte entro il 2000. La pagina sul New York Times.

(AMERICA OGGI, 4 dicembre 1994)

Grazie al contributo di migliaia di cittadini italiani, il New York Times ha pubblicato nei giorni scorsi una pagina a pagamento dal titolo "Abolish the death penalty by the year 2000". E', questo, l'obiettivo della campagna del Partito Radicale e dell'associazione abolizionista "Hands off Cain".

Questa settimana la III Commissione delle Nazioni Unite votera' una risoluzione presentata dal Governo italiano nella quale si chiede la sospensione delle esecuzioni capitali in tutto il mondo, l'introduzione dei necessari emendamenti nelle legislazioni degli Stati che prevedono nei loro ordinamenti la pena capitale e l'affermazione, a partire dall'anno duemila, di un principio molto semplice: lo Stato non puo' disporre della vita dei cittadini.

Nella pagina del New York Times - oltre ad alcuni dei nomi dei cittadini che hanno consentito con il loro sostegno finanziario la pubblicazione della pagina - e' pubblicata la foto di Bernardo Bertolucci, che per sostenere questa campagna ha accettato di farsi riprendere sulla sedia elettrica. Assieme al nome del grande regista italiano, sono riportati i nomi di altri autorevoli sostenitori di questa iniziativa di diritto e di democrazia. Tra questi: Sua Santita' il Dalai Lama, il presidente della Repubblica italiana, Oscar Luigi Scalfaro, i presidenti di Ungheria, Arpad Goncz e della Repubblica Ceca, Vaclav Havel, i Premi Nobel Mairead Corrigan Maguire, Franco Modigliani, Abdus Salam, George Wald e Elie Wiesel, gli scrittori Vladimir Bukovsky, David Grossman Gore Vidal e Yevgeny Yettushenko, i filosofi Maurice Duverger, Francois Fejto, Henry Laborit e Edgard Morin, gli attori William Kunstler, Marcello Mastroianni e Judith Malina, del Living Theater, i registi Liliana Cavani e Idrissa Ouedraogo, la danzatri

ce Carla Fracci, il fotografo Oliviero Toscani e, infine, Elena Bonner Sacharova e Coretta Scott King.

"Molti, non solo in America, chiedono di mantenere o di reintrodurre la pena capitale - si legge nella pagina - e a volte sono animati da un senso di giustizia profondo, e rispondono in questo modo all'illegalita' e all'impunita' che li colpiscono. Molti Stati giustiziano i propri cittadini, anche i minorenni e i malati di mente, che sono espressamente esclusi da convenzioni internazionali. Nel fare questo spesso si richiamano a tradizioni millenarie e a radicate convinzioni religiose. Noi non pensiamo di dividere il mondo tra civili ed incivili. Ma dobbiamo andare avanti, e concordare su quell'irriducibile umano che, come ha detto Boutros Ghali - fa di tutti noi un'unica comunita'. E' gia' successo per l'abolizione della schiavitu'. E' successo per l'interdizione della tortura. I diritti umani non sono dei fossili, sepolti dal progresso e dalle macerie della storia. Vanno conquistate soglie sempre nuove di inviolabilita' dell'essere umano. All'alba del terzo millennio, aboliamo anche la pena di morte!".

Nella pagina e' annunciato un appuntamento molto importante: l'organizzazione negli Stati Uniti, nel 1995, di una grande Conferenza per l'abolizione della pena di morte entro il duemila. L'invito a mobilitarsi e a finanziare questa Conferenza - e' previsto un costo di oltre 300.000 dollari - e' rivolto ai cittadini americani, agli eletti nelle istituzioni, ai delegati degli Stati membri delle Nazioni Unite, ai militanti abolizionisti e delle organizzazioni dei diritti umani e civili.

Anche i lettori di "America Oggi" possono, se vogliono, concorrere a conseguire questo obiettivo. Basta telefonare o inviare un fax o scrivere all'Ufficio del Partito Radicale di New York, che si trova all'866 United Nations Plaza, room 4014, New York - NY - 10017 (tel. 212-9801031; fax 212-9801072).

 
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