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Parlamento europeo - 13 luglio 1995
IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE CHE IN OCCASIONE DEL CINQUANTENARIO DELLE NAZIONI UNITE VENGA ISTITUITO IL TRIBUNALE PENALE INTERNAZIONALE PERMANENTE E CHE VENGANO DATI AI TRIBUNALI AD-HOC SULLA EX-YUGOSLAVIA E IL RWANDA I MEZZI ADEGUATI AL LORO FUNZIONAMENTO.
13 luglio 1995

STRASBURGO

SOMMARIO. Su iniziativa dei deputati europei iscritti al Partito Radicale transnazionale, Jean-François HORY, Marco PANNELLA, Gianfranco DELL'ALBA, Pierre PRADIER e Dominique SAINT-PIERRE, il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione con richieste precise e puntuali sia sulla questione della istituzione del Tribunale Penale Internazionale Permanente che sul funzionamento dei tribunali ad-hoc sulla ex Jugoslavia e sul Ruanda.

Il Parlamento europeo,

A. considerando il moltiplicarsi dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra, che vengono perpetrati in numerosi paesi e che rimangono impuniti, e richiamando l'attenzione sul rapporto annuale 1994 di Amnesty International pubblicato il 5 luglio 1995 secondo cui pubblici ufficiali si sono resi responsabili di esecuzioni sommarie in 54 Stati, e in 34 Stati alcuni detenuti sono deceduti a causa di torture da parte di pubblici ufficiali e lo stupro è sempre più utilizzato come strumento bellico;

B. considerando che l'opinione pubblica va sempre più ampiamente prendendo coscienza della necessità che gli autori di tali crimini siano perseguiti in giustizia;

C. considerando la necessità e l'urgenza di creare un primo nucleo di giustizia internazionale rigorosamente obiettiva e imparziale per giudicare i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità, a prescindere dalla loro origine;

D. sottolineando l'importanza di istituire un Tribunale Internazionale Permanente, come è stato riconosciuto dall'Assemblea Generale dell'ONU, alla sua 49' sessione;

E. considerando che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel contesto della sua 49' sessione, ha incaricato un comitato ad hoc di presentarle un progetto di statuto definitivo;

F. sottolineando il significativo progresso in questa direzione realizzato con la creazione dei tribunali internazionali ad hoc per giudicare i responsabili dei crimini di guerra e contro l'umanità, malgrado sussistano problemi notevoli relativamente al finanziamento sistematico di tali organi e alle procedure di esecuzione nel diritto interno di numerosi paesi;

G. considerando che il finanziamento dei tribunali ad hoc viene a cessare il 14 luglio 1995;

H. costernato per il fatto che, a un anno dalla fine del genocidio dei Tutsi e del massacro degli Hutu moderati in Ruanda, nessuno sia stato ancora processato o anche solo incriminato per la parte svolta in tali spaventosi delitti nel Rwanda;

I. fortemente turbato perché, secondo la relazione pubblicata da Médecins Sans Frontières il 5 luglio 1995, 50.000 Hutu, accusati di essere coinvolti in tali crimini, sono detenuti in Rwanda; che a Gitarama, un carcere costruito per accogliere 400 prigionieri ne contiene 7.000; che il tasso di mortalità in tale luogo abbia già raggiunto quota uno su otto e che numerosi detenuti sviluppino cancrene alle estremità inferiori, perché costretti a stare in piedi per giorni e giorni in pozze di acqua lurida;

J. vista la sua relazione, che chiede alla comunità internazionale di lottare contro l'impunità di cui beneficiano i criminali che violano la dignità umana e la risoluzione del 21 aprile 1994, che sostiene la creazione di un Tribunale internazionale;

1. ritiene necessaria la creazione di un Tribunale penale internazionale permanente e sottolinea che sarebbe particolarmente significativo che per celebrare correttamente il 50' anniversario dell'ONU venissero riconosciute e poste in essere le basi di una giustizia internazionale;

2. sollecita l'Assemblea Generale dell'ONU in occasione della sua 50' sessione ad adottare il progetto definitivo di statuto del Tribunale Penale Internazionale elaborato da un Comitato ad hoc;

3. si compiace in particolare che nel progetto di statuto non sia prevista la condanna a morte e insiste affinché tale approccio venga mantenuto nello statuto definitivo;

4. chiede al Consiglio, alla Commissione, come pure agli Stati membri, di prendere tutte le iniziative necessarie affinché l'Assemblea Generale conceda rapidamente l'iscrizione del finanziamento dei tribunali ad hoc nel bilancio generale delle Nazioni Unite;

5. chiede agli Stati membri che non l'avessero ancora fatto di accogliere nel loro diritto interno le norme inerenti al funzionamento dei tribunali ad hoc;

6. si congratula con la Commissione per aver già deciso il finanziamento puntuale di alcune attività dei tribunali ad hoc e la invita a procedere in questa direzione, in particolare per quanto concerne il Tribunale penale internazionale permanente, allorché sarà istituito;

7. insiste acché l'UE e i suoi Stati membri, operando se possibile insieme all'OUA, dotino con estrema urgenza, il governo del Rwanda dei mezzi per assicurare la detenzione di sospettati di aver partecipato al genocidio dei Tutsi e al massacro degli Hutu moderati, in condizioni che non minaccino la loro vita o salute;

8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente relazione alla Commissione, al Consiglio, al Presidente della Commissione ad hoc dell'ONU, ai presidenti dei tribunali ad hoc per la ex Jugoslavia ed il Ruanda, ai Segretari Generali dell'ONU e dell'OUA nonché al governo del Ruanda.

 
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