ONU - SOTTOCOMMISSIONE PER LE MINORANZE
SOMMARIO: Per la terza volta una delegazione del Partito radicale partecipa ai lavori della sottocommissione delle Nazioni Unite sulla prevenzione delle discriminazioni e la protezione delle minoranze. I temi affrontati dal Pr sono: tutela della libertà di religione in Tibet, diritti economici, sociali e culturali e diritto allo sviluppo dei lavoratori in Cina, diritti e tutela dei detenuti e amministrazione della giustizia in Cina, il problema della minoranza albanese in Kossovo e in Macedonia, i diritti umani dei popoli indigeni, la salvaguardia e l'affermazione dei diritti umani per le donne a Timor Est, la libertà di movimento e i trasferimenti massicci di popolazioni da parte della repubblica Popolare di Cina in Tibet, Turchestan Orientale e Mongolia Interna. (Notizie Radicali, Nr 6 del 2 Agosto 1997 - Pag 5)
Dal 4 al 29 agosto di quest'anno, il Partito radicale transnazionale partecipa, per la terza volta, alla sottocommissione delle Nazioni Unite sulla prevenzione delle discriminazioni e la protezione delle Minoranze. Questa sottocommissione della Commissione dei Diritti Umani si riunisce ogni anno in Agosto al Palazzo delle Nazioni a Ginevra; prende in considerazione la situazione dei vari paesi, propone standards di riferimento, conduce studi essenziali sui temi dei diritti umani ed elabora raccomandazioni, pubbliche o riservate, su situazioni di specifici Paesi alla Commissione. Quest'anno il Pr interviene su:
1. La realizzazione dei diritti economici, sociali e culturali; il diritto allo sviluppo (item 4b).
In un rapporto scritto il Pr si concentra sulla situazione sempre più grave degli operai nelle imprese statali cinesi e sulla mancanza di sindacati indipendenti che ne tutelino i diritti di base. Si appella al Governo cinese affinché vengano liberati tutti i prigionieri politici.
2. L'affermazione dei diritti umani per le donne (item 5)
Su questo il Pr presenta una comunicazione orale, in cui si mette in evidenza come non abbiano avuto seguito i principi approvati dalla Conferenza Mondiale di Vienna sui Diritti Umani tenutasi 4 anni fa. Il Pr condanna la situazione delle donne nel Timor Est.
3. I diritti umani dei popoli indigeni (item 7)
Nella raccomandazione in forma orale il Pr sottolinea come i popoli indigeni e la violazione dei loro diritti siano stati ignorati per molti anni, mettendo l'accento sulla situazione degli indigeni in Papua Occidentale, nella regione del Chittagong Hill Tracts (Bangladesh) e della popolazione Ogoni (Nigeria).
4. La protezione delle minoranze (item 8)
Nella sua raccomandazione orale il Pr analizza la grave situazione della minoranza albanese nel Kossovo e in Macedonia. Mette in risalto la necessità di organizzare una conferenza Internazionale sul Kossovo, promossa dall'Unione europea e dalle Nazioni Unite, e nel frattempo, sottolinea la necessità di negoziati fra il Governo macedone e i rappresentanti albanesi.
5. L'amministrazione della Giustizia e i diritti umani dei detenuti (item 9)
Partendo dall'ultima risoluzione della Commissione sulla pena di morte, il Pr segnala che un numero elevato di Paesi mantiene la pena capitale. Concentra la sua attenzione sulla situazione in Cina, e chiede la liberazione di Wei Jingsheng e di tutti coloro che sono detenuti per reati di opinione, di espressione e di associazione.
6. Libertà di movimento, spostamenti di popolazioni (item 10a)
Nella sua raccomandazione scritta il Pr denuncia nuovamente i trasferimenti di popolazione dalla Cina in Tibet e la violazione sistematica dei diritti umani dei Tibetani conseguente a questa politica di vera e propria colonizzazione.7. L'eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione religiosa (item 11a)
Nella sua relazione orale il Pr concentra la sua attenzione sulle continue violazioni dei diritti umani da parte della Repubblica popolare cinese nel Turchestan orientale, nella Mongolia Interna e nel Tibet.