SOMMARIO: La Commissione per i diritti umani afferma che l'abolizione della pena di morte innalza la dignità umana. Invita i paesi parti contraenti del Patto Internazionale sui diritti civili e politici a firmare e/o ratificare il Secondo Protocollo Facoltativo. Invita a ridurre i crimini passibili di tale condanna, a non comminarla nei confronti di criminali minorenni e a attuare tutte le garanzie a tutela della dignità del condannato. L'argomento è posto all'ordine del giorno per la 54a Sessione. (Notizie Radicali, Nr 6 del 2 Agosto 1997 - Pag. 9)
COMMISSIONE PER I DIRITTI UMANI
34esima sessione
STATO DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI SUI DIRITTI UMANI
La Commissione per i Diritti umani,
richiamando l'articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo che afferma il diritto di tutti alla vita, l'articolo 6 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici e gli articoli 6 e 37 (a) della Convenzione sui Diritti del Fanciullo,
(...) Convinta che l'abolizione della pena di morte contribuisca all'innalzamento della dignità umana e al progressivo sviluppo dei diritti umani;
1. Chiede a tutti gli Stati che siano parti contraenti del PattoInternazionale sui Diritti Civili e Politici che ancora non l'abbiano fatto, di considerare l'adesione o la ratifica del Secondo Protocollo Facoltativo per l'abolizione della pena di morte;
2. Esorta tutti gli Stati che ancora mantengano la pena di morte ad osservare rigorosamente tutti gli obblighi che discendono dal Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici e dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo, cioè a non comminare la pena di morte se non per i crimini più gravi, a non comminarla nel caso di reati commessi da persone al di sotto dei diciotto anni di età, ad escludere dalla pena di morte le donne incinte e ad assicurare il diritto alla richiesta di grazia o commutazione della pena;
3. Invita tutti gli Stati che ancora mantengano la pena di morte ad osservare le garanzie per la tutela dei diritti dei condannati a morte stabilite nell'allegato alla risoluzione del Consiglio Economico e Sociale 1984/50 del 25 maggio 1984;
4. Chiede a tutti gli Stati che non abbiano ancora abolito la pena di morte di ridurre progressivamente il numero di reati per i quali è prevista;
5. Chiede, inoltre, a tutti gli Stati che non abbiano ancora abolito la pena di morte di considerare la possibilità di sospendere le esecuzioni in vista della sua definitiva abolizione;
6. Chiede al Segretario Generale di presentare alla Commissione per i Diritti umani, previa consultazione con Governi, agenzie specializzate, e con organizzazioni intergovernative e non governative, un supplemento annuale al suo Rapporto quinquennale sulla pena di morte e l'attuazione delle garanzie a tutela dei diritti degli imputati in processi capitali, ove rendere conto dei cambiamenti nella legislazione e nella prassi che si producano nel mondo sulla pena capitale;
7. Chiede a tutti gli Stati che ancora mantengano la pena di morte di rendere pubbliche le informazioni che riguardano la sua applicazione;
8. Decide di proseguire, durante la 54a sessione, l'esame di questo argomento, che sarà posto allo stesso punto dell'ordine del giorno.