Caro Matteo, comprendo le ottime intenzioni, ma, in tutta franchezza, mi pare che rischiamo di metterci sulla (pericolosa) strada già percorsa dai parroci che hanno popolato l'infanzia di tanti: loro se la prendevano con il "rispetto umano", con la paura di rivelarsi cattolici, e noi rischiamo di prendercela con quella di dichiararsi omo,bi,etero o non so cos'altro...