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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Marco - 19 settembre 1999
alla viglia del giubbileo?

mmm, francamente mi sono un po' perso nell'ultimo ragionamento mecacciano, e non credo che il sapere o non sapere dell'attuale polifonia sessuale del pezzi avrebbe aiutato a dire o non dire o fare o non fare un atto "rivoluzionario", alla vigilia del giubileo . . .

il problema della discriminazione degli individui a seconda delle proprie scelte - e non solo di quelle sessuali, caro capezzone - resta tutta intera, presente e pesante nelle nostre vite.

e qui casca a figiolo la giustezza delle cose da fare. non credo che per dei libertari vi sia il benché minimo dubbio che la cancellazione da te auspicata da qualsiasi testo di legge di riferimenti a scelte individuali sia l'obiettivo finale, ma allo stesso tempo da pragmatici, ci dobbiamo ricordare che per arrivare ad una meta si devono percorrere strade, e che se queste non esistono, vanno costruite.

oltre alle armi nonviolente ricordate poco fa nel mio "pippone" vi possono essere anche altri importanti aiuti, come quello ricordato dal compagno russo, della pubblicità, aiuti che posso essere anche utilizzati politicamente, ma che anche da soli possono contribuire a mutamenti culturali, se è vero, come direbbe cicciomessere, che alla fin fine che la cosa che si guarda di più alla tivvì è la pubblicità, o che comunque è essa resta più impressa nella memoria dei telespettatori o lettori di giornali, che non l'editoriale della firma di punta della testata.

la cosa giusta per chi ama la libertà, mi pare che resti la ricerca della propria felicita' senza andare a toccare quella altrui, e su questo non ci piove, ma se quando si vede avvicinarsi un nuvolone, si sta li a dire che qui non ci dovrebbe piovere, e non si corre alla ricerca di un ombrello o di un riparo temporaneo si interrompe solo la propria marcia rivoluzionaria e si resta zuppi a fare della lamentatio, pregevole genere letterario, da alcuni ritenuto perfino "sacro" . . .

to be continued

 
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